La ricerca letteraria del giorno su #babelezon
Oriana Fallaci è nata a Firenze nel 1929 ed era la maggiore di quattro sorelle. Edoardo, il padre, era un muratore profondamente antifascista nell’Italia di Mussolini e fu per questo arrestato e torturato dalle camicie nere.
Una delle giornalista italiane più conosciute (e discusse) nel mondo. Il padre era un partigiano e Oriana, ancora ragazzina, partecipò alla Resistenza come staffetta. In seguito, fu la prima giornalista donna, italiana, a essere un’inviata speciale al fronte, fu anche la sola giornalista italiana presente al fronte, durante la guerra del Vietnam. Nel corso dei decenni raccontò la rivolta di Detroit dopo l’uccisione di Martin Luther King, il conflitto arabo-palestinese, le guerriglie contro le dittature del Sudamerica, la morte di Bob Kennedy, i conflitti in Asia.
Nella sua carriera intervistò uomini come Ali Bhutto in Pakistan, Haile Selassie in Etiopia, Indira Gandhi in India, Golda Meir, prima donna premier di Israele, Reza Pahlavi, penultimo Scià di Persia, Yassir Arafat, storico leader palestinese, Henry Kissinger e molte altre fra le più potenti personalità del globo.
Celebri, infine, anche alcuni suoi libri come Lettera a un bambino mai nato e Insciallah, anche se per tutti gli anni ’90 visse piuttosto isolata a New York. Ritornò alla ribalta dopo gli attentati dell’11 settembre per alcune posizioni fortemente critiche nei confronti del mondo islamico.
Muore il 15 settembre 2006 a Firenze.