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L’autore, spesso assimilato al movimento anglosassone detto di Anticipazione sociale, è considerato uno dei più rilevanti scrittori della letteratura francese contemporanea. Si è segnalato anche come critico letterario e per le sue prese di posizione critiche sull’Islam.
Ogni libro di Michel Houellebecq riesce a diventare un caso editoriale, ma anche politico, perché smuove il pensiero collettivo degli europei, perché la sua immaginazione vede più lontano e molto prima degli altri quel che potrebbe accadere, perché le cose che pubblica non piacciono quasi a nessuno, ma non possono fare a meno di leggerlo. Quando però scompare, e capita spesso, anche oggi dopo le lacrime per gli attentati di Parigi e l’uscita del suo ultimo acclamato romanzo, Sottomissione (Bompiani Editore), per paura o semplicemente per starsene per i fatti propri, tutti lo cercano.
Dal 1998, dopo il successo del suo romanzo Le particelle elementari (Bompiani, 1999), Michel Houellebecq – nato un 26 febbraio del 1956 nell’Isola di Réunion – coltiva l’immagine dell’autore nevrastenico, incontrollabile e le periodiche sparizioni alimentano il mito di un autore fuori dal sistema. Ho incontrato le persone che hanno bevuto, viaggiato e lavorato con lui. Ma non lui.
Nel 1991 pubblica un saggio su Lovecraft. Estensione del dominio della lotta, suo primo romanzo, viene pubblicato da Maurice Nadeau nel 1994 dopo essere stato rifiutato da parecchi editori. Esso ha collocato Houellebecq a capo di quella generazione di scrittori concentrati sulla miseria affettiva dell’uomo contemporaneo. Senza promozione né pubblicità, il romanzo si diffuse tramite il passaparola.
Dopo la pubblicazione di Le particelle elementari (1998), il romanzo successivo, che lo fa conoscere in Francia e nel mondo, nascono forti polemiche sui media legate all’esclusione del suo autore dalla rivista letteraria Perpendiculaire, della quale faceva parte, a causa di “idee ambigue”. La notorietà dell’autore, che replica senza peli sulla lingua su Le Monde, trae ovviamente vantaggio da tutta questa pubblicità. Les particules élémentaires attacca (simbolicamente, ma al contempo nominandolo) lo scrittore Philippe Sollers. Il libro otterrà il Premio novembre, assegnato da una giuria della quale fa parte lo stesso Philippe Sollers, il quale testimonierà a favore di Houellebecq nel processo generato dalle dichiarazioni di Houellebecq sull’islam.
Houellebecq attribuisce una pari importanza alla sua opera di saggista. Ha scritto su Les Inrockuptibles, Perpendiculaire, L’Atelier du Roman, Immédiatement, oltre che sulla stampa internazionale. Nel 2001 lo scrittore francese viene processato per islamofobia a causa di alcune sue prese di posizione sulla religione musulmana. Vince la causa, ma poi lascia la Francia. Dopo aver vissuto per anni in Irlanda, Houellebecq si è in seguito trasferito in Spagna.
Alla ripresa letteraria del settembre 2005, ha occupato, con il suo romanzo La possibilità di un’isola, la gran parte delle pagine culturali dei media, mettendo in ombra gli altri 600 libri presentati. Ciò nonostante le vendite sono state inferiori al previsto (300.000 copie vendute contro le 400.000 attese).
Michel Houellebecq, che si è risposato, dopo aver vissuto in Irlanda per parecchi anni si è trasferito in Spagna, all’interno del Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, per poi tornare a vivere in Francia nel 2012. Nel 2010 pubblica il romanzo La carta e il territorio, edito in Italia da Bompiani, che vince il massimo premio letterario francese, il Goncourt. Nel 2015 è la volta di Sottomissione, la cui edizione italiana è ancora una volta di Bompiani. Nel 2019 è invece la volta di Serotonina, pubblicato in Italia da La nave di teseo. Riceve il premio internazionale alla carriera in occasione dei premi Flaiano 2021. Arriva nel 2022 un’altra sua opera sempre tanto attesa, Annientare, pubblicata da La nave di teseo.