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21 aprile: Charlotte Brontë
Charlotte Brontë nasce il 21 aprile 1816 in Inghilterra terza di sei figli da Patrick Brontë un pastore protestante e da Maria Branwell. Il padre amava la letteratura, aveva studiato a Cambridge e scriveva poemetti di carattere religioso e politico. Charlotte rimane orfana perdendo la mamma ad appena cinque anni.
Nel 1824 Charlotte, assieme alle due sorelle maggiori, Maria ed Elizabeth, e alla sorella minore Emily, viene iscritta alla Clergy Daughter’s School di Cowan Bridge, nel Lancashire, una scuola per figlie di ecclesiastici. Le condizioni assolutamente spaventose dell’istituto (vitto insufficiente, condizioni igieniche inadeguate) causeranno nel 1825 la morte prematura delle due sorelle maggiori di appena 11 e 10 anni e rovineranno per sempre la salute di Charlotte ed Emily.
Diventata insegnante, svolgerà la professione di istitutrice presso alcune famiglie aristocratiche.
Nel 1842 si reca a Bruxelles, con la sorella Emily, per studiare francese e si innamora, non ricambiata, del suo professore già sposato, ma l’amarezza è talmente profonda che con la tematica dell’amore proibito tra studentessa e professore scriverà due libri. Ritorna a casa nel 1844 e scrive romanzi insieme alle sorelle, poi singolarmente Charlotte scrive “Il professore” che viene rifiutato, mentre “Jane Eyre” è subito pubblicato con lo pseudonimo di Currer Bell. Seguiranno altri romanzi “Shirley” e “Violette” simile al contenuto del libro Il professore ma più autobiografico.
Charlotte Brontë, la scrittrice che ha lasciato il segno nella storia della letteratura inglese, si sposa con il reverendo Nicholls nel 1854, ma la felicità durerà solo un anno perché si spegnerà il 31 marzo 1855 in attesa di un figlio.