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Nelly Sachs morì il 12 maggio 1970 a Stoccolma, nel suo modesto appartamento, nonostante fosse diventata una celebrità letteraria.
Nelly Sachs, famosa scrittrice ebrea, nacque il 10 dicembre 1891 in una famiglia benestante di Berlino. Visse con il padre William Sachs, un industriale e inventore, e con la madre Margareta Karger Sachs, senza fratelli né sorelle, conducendo una vita ritirata insieme alla madre. Fin da giovane, manifestò il suo amore per la letteratura, la danza e la musica, e all’età di soli 15 anni lesse il romanzo della scrittrice svedese Selma Lagerlöf, Gösta Berling, scrivendole per manifestarle il suo entusiasmo e iniziando così una lunga amicizia.
Nel 1918, Nelly Sachs cominciò a comporre poesie che attirarono l’attenzione di Stefan Zweig, il quale si adoperò affinché venissero pubblicate. Tuttavia, nella prima raccolta di poesie pubblicata nel 1921, intitolata Legenden und Erzählungen, i primi componimenti giovanili non furono inclusi, poiché ancora considerati acerbi in termini di forma e contenuto.
Le prime poesie di Nelly Sachs furono pubblicate su vari quotidiani e riviste tra il 1920 e il 1930, mentre negli anni ’30 la scrittrice entrò a far parte dell’Associazione culturale ebraica. Con la morte del padre, la situazione degli ebrei nella Germania nazista si complicò, e con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, Nelly Sachs decise di trasferirsi in Svezia. Il trasferimento avvenne nel 1940, grazie all’aiuto di Selma Lagerhöf, amica della scrittrice ormai deceduta.
Dopo aver imparato lo svedese, Nelly Sachs si dedicò principalmente alla traduzione dallo svedese al tedesco. Dopo la morte della madre nel 1950, la poetessa rimase sola e cadde in una forte crisi psicologica dalla quale non si riprese del tutto. In quegli anni, trascorse periodi di ricovero in case di cura e il suo squilibrio emotivo fu in parte compensato dagli studi di letteratura chassidica, dalla lettura della Bibbia e dallo studio della Kabala. Nel 1954, un anno dopo aver ottenuto la cittadinanza svedese, iniziò a corrispondere con Paul Celan e nel 1960 lo visitò in Francia. Questo fu un momento importante della sua vita, durante il quale decise di abbandonare l’isolamento in cui si era chiusa e di intraprendere viaggi, incluso uno in Germania, dove tra il 1960 e il 1965 ricevette due importanti premi letterari.