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Pubblicado da Collezionista di News in 24 Marzo 2025
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    (di Mauretta Capuano) Ex ufficiale dell’esercito algerino, grande scrittore con lo pseudonimo Yasmina Khadra, che è il nome della moglie, Mohamed Moulessehoul, non approva la violenza perché l’ha conosciuta e non ama la guerra perché la h’fatta “ed è un fallimento” dice. Nel suo nuovo libro ‘I Virtuosi’ (Sellerio) ci porta nell’Algeria dell’inizio del ventesimo secolo, dominata dalla colonizzazione, dove un ragazzo poverissimo, Yacine, sceglie la via del coraggio. “Il giovane protagonista in realtà è mia madre che non ha mai fatto del male a nessuno, eppure aveva vissuto sulla sua pelle tante ingiustizie” racconta all’ANSA Khadra in Italia per Libri Come, la festa del libro e della lettura che si conclude oggi, 23 marzo.
        A sua madre “che non sapeva né leggere né scrivere” è dedicato ‘I Virtuosi’ e al coraggio “che non esiste più”.
        “Convinzioni e ideali sono spariti, conta solo la carriera. Oggi si va in tv non per difendere un’idea, ma la propria immagine” con tutte le conseguenze che ne derivano. “Le guerre si possono evitare. I popoli devono risvegliarsi, assumersi le loro responsabilità. Chi ha la possibilità di prendere decisioni politiche deve essere rimesso al proprio posto. Tutti i popoli aspirano a vivere nella pace e tranquillità, non i politici che sono capaci di tutto per raggiungere il loro fine che non sempre è quello del popolo” dice lo scrittore, 70 anni, che vive a Orano per la maggior parte del tempo e qualche mese a Parigi. Trump, Putin, Netanyahu “si sentono al di sopra della legge. Mi ricordano l’Ubu re di Alfred Jarry, sono i tre cavalieri dell’Apocalisse” afferma Khadra. “Quello che sta accadendo in Ucraina dimostra che il mondo può essere devastato per un nonnulla. Quello che sta accadendo a Gaza mostra che la coscienza è morta. Come si può assistere in diretta a un genocidio senza avere il diritto di indignarsi?” afferma. “Il mondo non è mai stato perfetto. Abbiamo inventato l’elettrictà, l’acqua corrente ma in realtà non c’è stata nessuna evoluzione positiva dell’umanità”.
        Pieno di umanità, ‘I Virtuosi’ va nella direzione opposta a quella in cui cammina velocissimamente il nostro mondo. “Tutto dipende da noi. È l’uomo che sceglie il suo destino. Se decide di sottomettersi all’intelligenza artificiale sarà così, ma questo vorrà dire che l’uomo perderà definitivamente la propria anima. I virtuosi sono le persone che preservano la loro parte di umanità anche nei momenti più difficili” sottolinea.
        “L’Algeria è cambiata. Oggi siamo un popolo libero. Siamo riusciti a sopravvivere al giogo del colonialismo. Ma quando, nel 1830, è stata aggredita dalla Francia, aveva più scuole dei francesi. La ragione per cui è stata attaccata è che la Francia non voleva restituire i debiti che aveva contratto. L’Algeria aveva finanziato le guerre della Francia in Europa e le spedizioni in Egitto”, sottolinea.
        Anche questa volta Khadra, l’autore di libri come L’attentato, Le rondini di Kabul, ci stupisce dando corpo e voce alla storia di sua madre nel giovane Yacine. Perché questa scelta? “Perché la donna è l’essenza di tutto, ma l’uomo questa cosa ancora non la ha capita. Se avessimo un briciolo di onestà intellettuale dovremmo riconoscere la superiorità delle donne sull’uomo”. E lei perché ha scelto questo pseudonimo? “Mi ha protetto, altrimenti oggi non sarei qui a fare questa intervista, sarei morto e sepolto da trent’anni”.
        Cosa pensa del riarmo? “Non è per nulla necessario, è un modo per impoverire ulteriormente il cittadino. L’Europa ha gli strumenti e l’intelligenza per imporre la pace. Non bisogna seguire i leader che vogliono scrivere la propria leggenda usando il sangue degli altri. Bisogna seguire i poeti che vogliono scrivere la leggenda dei popoli con l’inchiostro del proprio talento. Io ci credo, bisogna farlo e smettere di ascoltare i capi di Stato”. La letteratura può aiutarci? “Ha l’importanza che le diamo.
        Un tempo era sostenuta da persone di coscienza, che apprezzavano il talento, la creatività e l’intelligenza. Oggi non è più cosi, è sostenuta da persone che amano le polemiche e il chiacchiericcio. Si premiano scrittori malefici e si distruggono scrittori magnifici. È come se adesso si volesse fare in modo che le persone diventino una mandria di animali condotti al mattatoio con il loro consenso” dice senza mezzi termini lo scrittore.
       

    — Fonte: RSS di ANSA
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