Wanda Marasco vince il Premio Campiello 2025 con 86 voti per ‘Di spalle a questo mondo’ (Neri Pozza) che ha superato di tre voti Fabio Stassi e il suo Bebelplatz (Sellerio), 83 voti. Un testa a testa ravvicinato che non si realizzava da anni nella serata finale.
“Ho molta gioia di questo premio. E’ come se mettessi un chiodo duro e morbido nello stesso tempo alla mia storia” ha detto subito dopo la scrittrice. “Lo dedico a tutto ciò che nella vita e in letteratura mi ha consegnato amore e conoscenza” ha sottolineato.
Unico vero romanzo classico di questa edizione, in cui la follia è raccontata come una forma di sapere, Di spalle a questo mondo, ambientato a Napoli alla fine dell’Ottocento, dà voce al dramma dell’imperfezione che si incarna nelle figure del medico Ferdinando Palasciano, personaggio storico e della moglie, la contessa Olga Pavlova Vavilova, che lui guarisce da una zoppia. “In tutti i miei romanzi ho usato la follia come un terzo sguardo, una capacità di rivelare l’uomo e i suoi mostri, le sue visioni. Tanti archetipi della letteratura e del teatro ci hanno mostrato che la follia ha questa capacità. E’ come se fosse una nuova forma di conoscenza. Amleto fa passare la sua follia attraverso la parola, il teatro, per svelare la verità” ha detto la scrittrice del suo romanzo al quale è stata affiancata la canzone La cura di Battiato.
Bebelplatz di Stassi, che ha avuto 83 voti, racconta i roghi dei libri, la censura, in un viaggio a difesa di chi trasgredisce in cui ritrovano anche alcuni scrittori che hanno formato l’autore, tra cui Salgari. “E’ un libro – dice – che nasce da quel grande rogo esistenziale e politico che è stata la pandemia. E’ un’idea di letteratura” per cui è stata scelta la canzone Il gatto e la volpe di Edoardo Bennato.
Terza a sorpresa, Monica Pareschi con Inverness (Polidoro), 58 voti per una raccolta di racconti taglienti , spietati, dove ci sono i mostri della nostra interiorità a cui è stata associata nel corso della serata la canzone ‘La verità sull’amore’ di Luca Barbarossa. Alberto Prunetti con il suo Troncamacchioni (Feltrinelli) , 36 voti, in cui racconta la Maremma dell’interno minerario, delle colline metallifere che si sta spopolando, ricostruendola attraverso documenti e memorie popolari, ha avuto 36 voti. “Oggi la storia la fanno i perdenti come chi fugge da Gaza” ha detto lo scrittore, per cui è stata scelta la canzone .’La storia siamo noi’ di Francesco De Gregori’.
Ultimo è arrivato Marco Belpoliti con 19 voti per Nord Nord (Einaudi) in cui si interroga su che cosa significhi per noi il Nord compiendo un viaggio che da Milano si estende alla Brianza e Monza dove incontriamo alcuni protagonisti della vita culturale da Alberto Arbasino a Ferdinando Scianna .
In apertura della serata, un ricordo, a pochi giorni dalla morte, di Stefano Benni, scomparso il 9 settembre, attraverso alcuni video in cui tra le sue parole scorrevano queste: “Io non voglio morire e a morire non riuscirò mai”. La 63/ma edizione è stata la prima per il presidente della Fondazione il Campiello e di Confindustria Veneto Raffaele Boscaini che ha sottolineato: “Stare sul palco per me per la prima volta in questa veste è un grande onore e una grande responsabilità. E’ un premio che guarda lontano si fonda su radici solide ma guarda al futuro” ha detto Boscaini. In platea il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, al suo ultimo Campiello da governatore.
A presiedere la Giuria dei Letterati, Giorgio Zanchini , dopo la longeva esperienza, durata 4 anni di Walter Veltroni.
La serata finale, trasmessa in diretta su Rai5 è stata condotta per la prima volta dalla giornalista Giorgia Cardinaletti affiancata da Luca Barbarossa e dalla sua Social Band.
Premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello, tra cui il Premio alla carriera a Laura Pariani che ha ricordato il suo primo Campiello nel 1998. L’Opera Prima assegnata ad Antonio Galletta per Pietà (Einaudi) e il Premio Giovani a Giacomo Bonato, 17 anni di Arquà Petrarca (Pd) per ‘Verso Oriente’. Premiate anche Ilaria Mattioni e Chiara Carminati per il Campiello Junior e Lauro Marchetti, vincitore della terza edizione del Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundations.
Hanno votato in 282 su 300 della giuria dei Lettori Anonimi.