La vincitrice del Premio Campiello 2025, Wanda Marasco, e il vincitore del Premio Strega 2025, Andrea Bajani, dialogheranno il 19 ottobre alle 16.30 sul palco del Teatro Cagnoni, nell’ambito della rassegna letteraria di Vigevano (Pavia), diretta da Ermanno Paccagnini, che prende il via oggi.
Un incontro unico nella storia editoriale italiana: la prima volta i due vincitori dei principali riconoscimenti letterari italiani erano stati in dialogo nel 2022. Il Premio Campiello è stato istituito nel 1962 per volontà degli Industriali del Veneto e il Premio Strega è stato istituito a Roma nel 1947 dalla scrittrice Maria Bellonci e da Guido Alberti. Bajani sarà sul palco con ‘L’anniversario’ (Feltrinelli), storia di una famiglia dominata da un padre dispotico raccontata dal figlio che decide di abbandonare i genitori. Marasco sarà presente con il romanzo ‘Di spalle a questo mondo’ (Neri Pozza) in cui racconta la vita di Ferdinando Palasciano, medico vissuto alla fine dell’800 che curava anche i poveri e i nemici in guerra e finì in manicomio.
L’incontro, moderato da Alessandra Tedesco, consulente editoriale della Rassegna, sarà introdotto da un saluto istituzionale da parte della Fondazione Il Campiello, con Stefania Zuccolotto, componente del Comitato di Gestione, e da parte della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, che organizza il Premio Strega, con il direttore Stefano Petrocchi.
“Siamo orgogliosi di partecipare anche quest’anno alla rassegna letteraria di Vigevano insieme al Premio Strega, un’occasione preziosa per favorire l’incontro tra lettori e autori e ribadire come la cultura possa dialogare e crescere insieme” ha detto Raffaele Boscaini, presidente Fondazione Il Campiello e Confindustria Veneto. “L’incontro tra due autori come Andrea Bajani e Wanda Marasco, le cui opere hanno ottenuto non da oggi straordinari consensi da critici e lettori, è un modo per celebrare il valore del romanzo come luogo in cui la nostra storia individuale e collettiva si fonde con la nostra interiorità in un disegno chiaro, perfettamente intelligibile ed emozionante” ha affermato Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci.