ANNIE ERNAUX – ROSE-MARIE LAGRAVE, ‘UNA CONVERSAZIONE’ (Oligo Editore, Pagine 196 – Euro: 18,00).
Un dialogo intimo ed inedito tra la scrittrice Annie Ernaux, premio Nobel nel 2022, e la sociologa Rose-Marie Lagrave, sarà in libreria per Oligo Editore dal 22 novembre a cura di Sarah Carlotta Hechler Claire Mélot Claire Tomasella, con la prefazione all’edizione italiana di Roberto Alessandrini e la postfazione di Paul Pasquali.
Entrambe della stessa generazione e originarie della Normandia, riflettono sulle loro storie personali evocandone i punti comuni: le origini in modeste famiglie di provincia, la scuola come primo strumento di ascesa sociale, il ruolo della religione tra sensi di colpa e costruzione di un sistema di valori, le letture da Pierre Bourdieu a Virginia Woolf, l’adesione femminista, i traguardi professionali conquistati passo dopo passo, e nuove vie per interpretare la vecchiaia.
Questa conversazione permette realmente di entrare nell’officina creativa di Annie Ernaux e di guardare attraverso la lente d’ingrandimento delle scienze umane propria di Rose-Marie Lagrave, cogliendo così lo stretto rapporto tra letteratura e sociologia. Lo sguardo di queste due “transfughe di classe” indicherà con chiarezza il femminismo e la scrittura come vie di emancipazione.
”Ognuna col suo approccio, da scrittrice o da sociologa, Annie Ernaux e Rose-Marie Lagrave rendono visibile la complessità dei loro percorsi sociali. Sebbene i loro scritti presentino delle differenze, testimoniano le loro riflessioni su come contribuire rispettivamente alla letteratura e alle scienze sociali, fatto che ci permette di gettare uno sguardo più accurato sulla modalità con cui le esperienze individuali sono plasmate dalle relazioni di sociali di potere. È questo coraggio di denaturalizzare il sociale che traspare dai loro testi. La sociologia critica ha fornito ad Annie Ernaux e a Rose-Marie Lagrave gli strumenti per comprendere e descrivere la loro posizione tra mondi antagonisti, che deriva dalla loro dislocazione sociale e che conduce a disparità materiali e simboliche, scrivono nell’introduzione ‘Riconoscere e impegnarsi’ Sarah Carlotta Hechler, Claire Mélot e Claire Tomasella.