Ultime recensioni

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  • Hannah versus l'albero
     5 su 5

    Una vera novella dell'Antropocene. Mito, natura, dinastia dello sfruttamento, gabbia della complessità e poi meravigliose evocazioni di dèi e cosmogonie. Una stella in più per l'esordio.

  • Tokyo revengers (Vol. 1)
     4 su 5

    mi è piaciuto molto questo volume, mi aspetto tanto dai prossimi volumi. un manga diverso dagli altri, con temi diversi che rappresentano una parte buia del giappone, prova che non è solo anime e cosplay. bella trama, grafica interessante

  • Dragon Ball Super (Vol. 14)
     5 su 5

    Le storie sono molto belle e ben disegnate, anche se ormai molto ripetitive, come ovvio che sia. In omaggio con questo volume 14 è presente anche uno shikishi. Per chi si chiedesse che cosa sia (me lo chiedevo anche io prima dell'acquisto), si tratta in poche parole di un'immagine (in questo caso di Goku in tenuta da immersione subacquea) impressa in un pezzo di cartone. Sembra una specie di cartolina e devo dire che l'ho gradito.

  • One piece. Celebration edition. Con Poster (Vol. 98)
     5 su 5

    Storia sempre un po'più confusionaria ed "allungata" per il marketing ma resta comunque One Piece

  • Notre-Dame de Paris
     4 su 5

    Preso nel suo insieme, è un accorato testamento di adorazione verso l'omonima cattedrale, vista come metonimia della società francese nella sua storia e cultura. Alcuni fattori singoli non sono invecchiati al meglio: le divagazioni di natura storica e artistica risultebbero più interessanti se raccolti in saggi a sé stanti; i personaggi sono tagliati con l'accetta secondo canoni dell'epoca: Gringoire è un guitto picaresco in cerca d'ispirazione, Claude Frollo un monaco perverso e manipolatore di ispirazione neo-gotica, Phoebus dongiovanni gagliardo, Clopin zingaro furfante ed Esmeralda simbolo di purezza e innocenza verso il quale verte tipicamente la vicenda (motivo romantico). L'intreccio, per quanto scorrevole, è prevedibile e anch'esso figlio del suo tempo. Invece, Quasimodo è tutt'oggi dotato di un'anima propria e la sua caratterizzazione è nella vena allegorica dell'opera, essendo spigoloso e disprezzabile se visto in superficie (come l'arte gotica in cui lui stesso è identificato), ma dotate di grande bellezza interiore. Secondo a lui Jehan Frollo, decisamente apprezzabile come nota comica nel suo essere un irrequieto scolaro che attacca qualsiasi reverenza legata alle sfere monarchiche e borghesi, sempre sulla falsariga del pensiero dell'autore, il quale così rivendica la superiorità di certa arte che si erige sul potere assolutista. Notevole anche come riesca a veicolare la sua critica contro la tortura e la pena di morte in tutta la vicenda, viste come mezzi iniqui di giustizia e mezzi di oppressione da parte delle classi dominanti.

  • Assassinio allo specchio
     3 su 5

    Il mio primo giallo della Christie con protagonista Miss Jane Marple, sicuramente ne leggerò altri, ma per ora direi che la preferisco a Poirot, mi sembra più diretta e meno stucchevole. Nel complesso lettura godibile.

  • Prima di noi
     3 su 5

    “Prima di noi” è un libro che inizia molto bene, ho apprezzato la parte fino alla fine della seconda guerra mondiale. Peccato che poi lo sviluppo della narrazione avvenga in maniera sempre più fredda e distaccata. Ho gradito il fatto che la storia del ‘900 italiano sia rimasta sullo sfondo, in modo tale da non appesantire la lettura, lasciando in primo piano le vicende familiari dei Sartori. Tuttavia, i personaggi sono davvero mal approfonditi e si muovono sulla superficie come burattini privi di anima. Persino le morti avvengono in maniera fredda, scompaiono come un lampo, senza un minimo di racconto che le accompagni. A un certo punto mi sono detta... ma come, e Renzo? Che fine ha fatto? Fatto scomparire così, nel nulla, dimenticato in fondo al cassetto. Posso dire di aver apprezzato il personaggio di Maurizio con i suoi tormenti, e quello di Gabriele con il suo amore per la poesia e per Margherita, trattati con un minimo di caratterizzazione in più. Per il resto, man mano che procedevo durante la lettura il mio senso di noia e freddezza aumentava, pagina dopo pagina non avevo più interesse a leggere delle vicende dei Sartori. Più volte ho pensato di abbandonare la lettura, ma per rispetto del lavoro svolto da Fontana ho preferito continuare e concludere...seppur con grande sforzo. Le situazioni e i nuovi arrivati in casa Sartori risultavano sempre più buttati lì, con vicende a tratti fastidiose e raccontate con l’acceleratore tanto da risultare poco credibili. Vedi Libero e la moglie (a Marta va il premio per miglior personaggio idiota della storia! O forse va a Libero?), vedi Eloisa che passa da un estremo all’altro, vedi Letizia, vedi Dario (!!!). Speravo un po’ nella parte finale: orsù Fontana! Dammi un po’ di sentimento! Fammi sentir battere il cuore dei tuoi personaggi almeno sul finale! Ti prego! Dammi vita! Ma niente da fare. Freddo glaciale. Peccato, ma per me questo libro è stata una grande delusione.

  • Ohio
     5 su 5

    Che spettacolo... Caro Stephen Markley, hai scritto un grande romanzo americano!

  • Ai sopravvissuti spareremo ancora
     4 su 5

    Ma che bella sorpresa questo libro! L’ho divorato in due sere, non riuscivo proprio a staccarmi dalle pagine. Una storia che pur trattando del quotidiano riesce ad essere magnetica e coinvolgente. Lagomarsini è uno scrittore esordiente che sa il fatto suo, con una scrittura senza fronzoli ma chiara e fluida costruisce una storia estremamente attuale. Una famiglia allargata, i suoi vicini, il giardino, le belle giornate d’estate, il gazebo e il mare fanno da sfondo a una storia che è tutto, fuorché spensierata e felice. Perché Lagomarsini attraverso i suoi personaggi denuncia il male ancora radicato nella nostra società: ovvero l’ipocrisia, il sessismo, l’ignoranza, e l’omofobia. Il tutto culmina con un finale perfetto ed estremamente significativo.Super consigliato!

  • SWEET
     5 su 5

    mi sono innamorata di questo libro sin dal primo capitolo. È stato come un colpo di fulmine.. Una delle cose che più mi ha fatto innamorare è sicuramente la protagonista, con la sua purezza e la sua ingenuità riesce ad affrontare il mondo intero. Ma soprattutto, una delle cose che più amo di lei é sicuramente la sua dolcezza. Il protagonista maschile è uno dei miei preferiti fra tutti i libri che ho letto, il suo voler essere cosi inclemente con tutti ma che poi in particolare con lei proprio non ci riesce. Una delle frasi più belle fa riferimento proprio a questo: “La sua dolcezza è stata la mia rovina.” La storia ti lascia sempre col fiato sospeso, non c'è mai un momento di noia, è sempre un voler leggere e leggere in continuazione senza mai smettere. Krystal e Damon hanno un pezzo del mio cuore e a me va bene così. Leggetela perché non ve ne pentirete, vi innamorerete proprio come mi sono innamorata io.

  • Le vite nascoste dei colori
     4 su 5

    Da quel giorno e fino all’ultimo della sua vita, in cui anche lei sarebbe arsa (…) , Mio avrebbe sempre cercato il colore intimo di ogni persona. Quella sfumatura unica, precisa, che la riassumeva”.Mio è letteralmente nata nei colori: la sua famiglia possiede un atelier dove vengono tinte stoffe, cuciti su misura i kimono nuziali per le giovani spose. Dalla madre e dalla nonna apprende la sapiente arte dell’abbinamento delle stoffe, della resa dei colori e della magnificenza dei ricami, in tenera età già si incanta a ripercorrere con le dita i fili dei ricami e ad ascoltare la nonna che “parla” affettuosamente agli obi -le alte cinture dei kimono- alle stoffe, accarezzandole come se fossero bambini. Mio è letteralmente nata nei colori. Possiede un rarissimo dono di natura: la visione tetracromatica. “…gli occhi di Mio individuavano milioni di colori in più degli altri”, grazie ad un numero elevato di ricettori del colore nella retina. E i doni hanno un prezzo. Mio da bambina è diversa, se ne accorge subito la madre, con molta apprensione consulta medici e tutti le dicono di stare tranquilla, sicuramente la bambina è solo un pò più pigra degli altri nel linguaggio. La piccola Mio non è ancora in grado di trovare la maniera per esprimere in modo comprensibile agli altri l’esplosione cromatica che la investe ogni giorno, perché per lei un “giallo” non è un “giallo e basta”, ma trova una miriade di colori diversi per definire il giallo del limone, oppure quello di un particolare tipo di fiore, o di una fase precisa del giorno. Capirà fin da subito che l’ossessione per i colori la accompagnerà per tutta la vita.

  • Due vite
     4 su 5

    Poco più di cento pagine che raccontano qualcosa di enorme. Una riflessione necessaria sulla felicità e l'infelicità, sull'amicizia e sull'amore, sulla vita e sulla morte, la morte precoce. Difficile da classificare, un romanzo ma anche un un saggio e un memoir dalla prosa lirica.Ne consiglio una lettura lenta per godere pienamente delle sfumature e delle tante implicazioni che scaturiscono da ogni singola parola. Lasciate sedimentare un giorno o due, poi rileggetelo.