Trallallero Trallalà, questo è sicuro. Poi, comunque, Tung Tung Tung Sahur. E pure Trippi Troppi, Troppa Trippa. Non siamo stati colpiti da un attacco hacker: questi sono i nomi di tre delle innumerevoli immagini di creature generate con l’intelligenza artificiale, spesso accompagnate da suoni e filastrocche volgari, che da mesi circolano sui social. Sono il cosiddetto Italian brainrot, una delle poche produzioni creative digitali ‘made in Italy’ capaci di fare il giro del mondo. E che per alcuni, come Francesco Toniolo – professore universitario ed esperto di videogiochi e comunicazione digitale -, ricordano persino l’esperienza futurista.
“È un pensiero nato un po’ come una battuta – racconta – ma se noi immaginassimo una realtà alternativa in cui gli Italian brainrot li avesse fatti Marinetti oggi sarebbero in tutti i manuali dei licei. Mentre se le poesie del futurismo fossero girate su TikTok ci sarebbero persone scandalizzate che dicono ‘cos’è questo abominio'”.
Ma andiamo con ordine. Brainrot significa letteralmente “marciume cerebrale”, spiega Toniolo. “A volte è usato per screditare dei contenuti, ma anche per dire ‘guardo roba che fa marcire il cervello'”. In particolare, l’Italian brainrot “nasce con l’idea di prendersi un po’ in giro riconoscendo che quelli creati sono personaggi molto semplici, fatti senza impegno. In questa forma di autocoscienza sta il loro successo”.
Non è però soltanto questa la ragione della loro esplosione.
Sono virali grazie “all’elemento del collezionismo – racconta Toniolo – sono come i Pokémon, infatti una delle prime cose fatte dalle aziende sono le carte collezionabili” oltre a pupazzi e gadget. “Un’altra peculiarità è la loro nascita anonima, da cui deriva la costruzione di una mitologia collettiva”, aggiunge. E non può certo mancare l’attrattiva data dal “politicamente scorretto – continua -. Ora è meno presente, ma all’inizio le creature erano accompagnate da filastrocche piene di bestemmie, insulti, che per uno straniero non vogliono dire niente, ma per i nostri giovani sono molto allettanti”.