Oggi parleremo di un argomento un po’ azzardato: la censura in ambito letterario.
Nel corso della storia ci sono state molte opere che per diverse ragioni sono state censurate: perché le donne avevano troppo potere nella storia, come nel “Mago di Oz”; perché si parla di sessualità in modo esplicito, come accade in “Lolita” o perchè si parla dell’importanza dei libri come in “Farhenheit 451”.
Fortunatamente, non sempre i libri vengono censurati.
- Il Manifesto Comunista di Karl Marx e Friederich Engles: fu vietato dal 1848 al 2013 in Turchia. Per quasi 170 anni non è stato possibile leggere il fondamento della dottrina comunista.
- American Psycho di Bret Easton Ellis che non può essere letto in Australia; e “I versi satanici” di Salaman Rushdie che dalla sua uscita fu bloccato in India, Bangladesh, Sudan, Sud Africa, Kenya, Kuwait e un’altra decina di paesi.
- La Fattoria degli animali di George Orwell fu proibito in Cina, Kenya, Cuba ed Emirati Arabi.
- Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque venne bandito nel 1933 dal regime nazista perché raccontava di un veterano della Prima Guerra Mondiale che non si tira indietro quando deve raccontare le atrocità del conflitto, facendo passare l’esercito tedesco come qualcosa più simile ad un circo che ad un vero e proprio esercito.
- Harry Potter di J. K. Rowling fu abolito in alcune parti degli Stati Uniti perché si riteneva sostenesse l’esoterismo ed incentivasse i giovani ad avvicinarsi al mondo della stregoneria e dei riti satanici.
- Il Codice Da Vinci di Dan Brown è censurato in Libano dal 2004, mentre il film è vietato in Egitto e Giordania il film è vietato poiché “danneggia simboli religiosi cristiani e musulmani mettendo in dubbio ciò che è scritto nei Vangeli e nel Corano sulla personalità di Cristo”; nelle Filippine, invece, la visione del film è vietata ai minori di 18 anni.
I versi satanici di Salaman Rushdie che dalla sua uscita fu bloccato in India, Bangladesh, Sudan, Sud Africa, Kenya, Kuwait e un’altra decina di paesi. - Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll fu censurato in Cina nel 1931. Il governatore cinese Ho Chien ritenne che gli animali presenti nella storia presentavano delle caratteristiche simili a quelle dell’uomo, soprattutto per quanto riguardava il linguaggio. Mettere sullo stesso piano animale e uomo, secondo Ho Chien, significava portare i bambini a pensieri pericolosi.
- Il Meraviglioso Mago di Oz di L. Frank fu censurato e proibito in molte biblioteche e scuole nell’America degli anni trenta e cinquanta, con la colpa di promuovere valori malsani (a causa della protagonista giudicata troppo indipendente) e a personaggi empi come streghe e scimmie volanti.
- Il Diario di Anne Frank è tratta da una vera storia drammatica, che tratta dell’antisemitismo visto con gli occhi di una ragazzina che racconta ogni giorno della sua vita: dal nascondersi dai soldati nazisti fino all’arrivo nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Eppure, questo libro è stato censurato in Libano perché ritraeva positivamente gli ebrei.