– ROMA, 05 MAG – TOMMASO GIARTOSIO, ‘TUTTO QUELLO CHE NON ABBIAMO VISTO’ (EINAUDI, PP. 184, EURO 18) Con la penna del poeta, Tommaso Giartosio racconta la sua esperienza in Eritrea. ‘Tutto quello che non abbiamo visto’ – edito da Einaudi – è letteratura di viaggio e diario sotto forma di epistole. Ogni capitolo è una lettera che Giartosio indirizza ad un amico di nome Antonio. Nelle missive, Giartosio racconta diversi episodi avventurosi. Riferisce di essere stato invitato ad almeno cinque feste di nozze persino da perfetti sconosciuti incontrati per strada. Allo stesso modo – scrive -, è stato coinvolto anche in un paio di veglie funebri.
Delle feste nuziali dice che sono delle cerimonie sempre in grande: ‘per preparare la festa viene concesso un congedo matrimoniale di due o tre mesi’. Parla del menù:’ci offrono un piatto di ingera, il grande disco di pane spugnoso da mettere a centro tavola, poi versano al centro lo zighinì di carne, verdure e legumi. Il tutto è preparato praticamente per terra, a mani nude’.
Ventritré capitoli che racchiudono un’esperienza intensa, appassionante, tanto che l’autore, alla fine, ha la sensazione di non aver raccontato abbastanza tutto ciò che gli ha riempito il cuore; sente di aver lasciato qualcosa indietro per esempio ‘gli alberi dei viali di Asmara’ o altri pezzi di vita vera; non tutto si può vedere, ed è il senso del titolo del libro, perché ‘per vedere devi guardare e, nel guardare, come in ogni abbandono, c’è una ricerca ma anche una rinuncia – una rinuncia al vedere’. Tommaso Giartosio ha pubblicato saggi, racconti e poesie. È redattore di ‘Nuovi Argomenti’ e conduttore del programma di Rai RadioTre ‘Fahrenheit’. .