“Si può leggere in maniera semplice, come un romanzo di avventure ma anche come un libro che parla di oggi, perché le persone di cui racconto sono nuove e cercano di inventare la loro identità, cercano di capire come assimilarsi ed è quello che accade oggi in Europa”. Lo ha detto la Premio Nobel Olga Tokarczuk parlando di I libri di Jakub, il suo capolavoro in libreria per Bompiani con cui ha chiuso in dialogo con il giornalista Wlodek Goldkorn il Festivaletteratura di Mantova.
“Uno degli scopi è anche parlare di più delle donne – ha sottolineato – che nella tradizione o non ci sono o sono oggetto di un uomo cavaliere. Non hanno la loro personalità, ma basta grattare la superficie ed emergono personaggi femminili affascinanti”.
“Non abbiate paura di questo libro, vi prego. So che l’aspetto è terribile, è così grosso. Forse dovete prendere due settimane di ferie per leggerlo” dice la premio Nobel del libro che pesa 1,2 chili, “L’ho pesato con la mia nipotina” racconta il giornalista.