Non capita spesso che un romanzo italiano assurga agli onori delle cronache letterarie americane.
Negli anni recenti i lettori statunitensi hanno molto amato i libri di Elena Ferrante e pochi mesi fa una nuova traduzione dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni che, fra l’altro, è stata salutata con entusiasmo sulle colonne del New Yorker. Adesso è il turno del New York Times che invece loda Sud, romanzo storico e saga famigliare ambientata nel Meridione italiano, opera di Mario Fortunato, uscita in Italia da Bompiani nel pieno della pandemia a giugno 2020.
Recensito con toni vibranti da Alida Becker, “South”, tradotto da Julia MacGibbon e uscito negli Usa per Other Press, è comparso nei giorni scorsi nell’inserto settimanale del quotidiano americano tra i libri che bisogna leggere durante l’estate. “In questo libro ci sono spesso personaggi minori meravigliosamente eccentrici – autisti, bambinaie e servitù – i quali si contendono il centro della scena con le famiglie borghesi, altrettanto eccentriche, che danno loro lavoro. E come osserva il narratore onnisciente di Fortunato, tutto è come una pagina di Proust, ma senza gli aristocratici”, scrive la critica del Nyt. E avverte: “Sud di Mario Fortunato è stato definito una saga famigliare. Ma non aspettatevi un vasto racconto epico multigenerazionale; piuttosto, preparatevi a qualcosa di più intimo. Il romanzo segue alcune convenzioni del genere, mettendo in campo un ben assortito numero di personaggi che raccontano la storia italiana del XX secolo, ma lo fa con variopinta e giocosa eleganza”.
Sud è il primo romanzo dello scrittore italiano ad apparire negli Usa. Autore di una decina di romanzi e saggi tradotti in vari Paesi europei (soprattutto in Germania), Fortunato è anche traduttore di grandi della letteratura come Virginia Woolf, Francis Scott Fitzgerald e Henry James. Per tre decenni critico letterario dell’Espresso, ha diretto l’Istituto italiano di cultura di Londra, dove ha vissuto a lungo.