MICHEL VIEUCHANGE, SMARA. TACCUINI DI VIAGGIO (EDIZIONI SETTECOLORI, PP 280, EURO 25,00). Travestito da donna berbera, nel 1929, il giovane Michel Vieuchange si unisce a una carovana in partenza verso ‘Smara’ leggendaria città del deserto, fra l’estremo Sud marocchino e la Mauritania, proibita agli stranieri. Sarà un viaggio che lo metterà a durissima prova fra accampamenti spazzati via dal vento, oasi e incontri inquietanti intorno a un fuoco di sterpaglie di cui Vieuchange ci ha lasciato i taccuini ‘Smara’ definiti da Paul Bowles, l’autore de Il tè nel deserto, “un terrificante pellegrinaggio nel regno del Nessun luogo!”.
Usciti nel 1932 e salutati da Paul Claudel, Louis Massignon ed Emile Bienveniste, i taccuini sono rimasti a lungo dimenticati in Francia e in Italia del tutto sconosciuti. Finalmente escono a febbraio per le Edizioni Settecolori nella traduzione di Leopoldo Carra, in un’edizione numerata da 1 a 1000, nella collana Isole nella corrente.
Fra la sete bruciante, le ferite lente a cicatrizzarsi, la dissenteria che sfianca, le minacce dei predoni e dei cattivi compagni di strada, gli uni e gli altri pronti a sgozzare o a vendere l’inerme viaggiatore, Vieuchange vivrà la meraviglia della scoperta della città proibita, ma morirà nel viaggio di ritorno. Morto nel 1940, a 26 anni, Vieuchange che ha trascorso l’infanzia in provincia e ha avuto un’educazione letteraria a Parigi, ha scoperto il deserto e ne è rimasto folgorato, nel 1926, durante il servizio militare in Marocco. ‘Smara’ è diventata da allora il suo sogno e obiettivo che ha raccontato con asprezza, violenza e tanta poesia.