
MARCO ENRICO LONGI, QUATTRO ELEFANTI (CARABBA, PP 371, EURO 21) Una grande storia d’amore unisce i protagonisti del nuovo romanzo di Marco Enrico Longi, dipanandosi su piani differenti con tempi diversi fra Roma e Liverpool. È un viaggio nel tempo, anzi, in uno spazio temporale privo di misurazione, come congelato, nel quale fatti ed emozioni si susseguono alimentando destini paralleli che sembrano non incrociarsi mai. È un viaggio nel tempo dei sacrifici, dell’amore e del dolore, una scommessa con la vita e con la morte, nel quale si percepiscono sfumati echi freudiani della contrapposizione fra eros e thanatos, sovrastati da più potenti riferimenti alle affinità elettive illustrate da Goethe.
L’autore allestisce scenari nei quali i personaggi si muovono alla ricerca di sé stessi, della propria collocazione nel mondo, soprattutto per rispondere alle domande che nascita, vita e morte pongono.
Così, il Destino forma le coppie. Le allontana e le separa. Ne orienta preferenze e decisioni sulle note di un violino suonato magistralmente da una giovane artista. Elabora i ritorni inevitabili, elegge a suprema energia vitale l’Amore, in grado di esprimere connessioni profonde e misteriose ben oltre l’attrazione e il sentimento fra le persone, al punto di inquadrare alcuni incontri ed eventi alla stregua di occasioni per riconoscersi più che per conoscersi, con ciò sperimentando la sublime relazione delle affinità elettive.
I protagonisti del romanzo di Longi trovano spiegazione e soluzione a gioie e tormenti quando comprendono la legge della circolarità del Destino e dell’incidenza su di esso dell’esercizio del libero arbitrio, nella misura in cui questo può indirizzare le scelte, lasciando andare i fatti del passato e i loro dolorosi effetti, che ne hanno condizionato l’esistenza fino a quel momento.
I quattro elefanti del titolo? Ai lettori il compito di inquadrare a cosa alludono il sogno e la realtà nel romanzo, peraltro ispirato a una storia vera.
In sostanza, un mantra, un tramite sacro fra la natura umana e quella divina, che i quattro elefanti semplificano e mostrano con la loro sontuosa, mistica processione, in festa, dimostrando che la misura dell’amore è amare senza misura.
Con questo romanzo, l’Autore coinvolge i lettori in vicende drammatiche e angosciose, dense di passione e dolcezza, facendo emergere un indirizzo universale, un filo conduttore per riflettere, per conoscersi e affrontarsi, esplorare lo spirito, il mistero, secondo una visione che trascende la vita, la sua immanenza.