MADDALENA FINGERLE, PUDORE (MONDADORI, PP. 153, EURO 18) Amore e simbiosi: somigliare alla donna amata è il desiderio della giovane Gaia, protagonista di Pudore, nuovo libro di Maddalena Fingerle, acclamata autrice di Lingua madre, il suo romanzo d’esordio, che si è aggiudicato vari riconoscimenti, tra cui il premio Italo Calvino, il Comisso e il Flaiano.
Pudore, uscito per Mondadori, racconta le vicende di Gaia che, malgrado il nome, di gioire non ha alcuna voglia, da quando ha perso la sua adorata Veronica. Le due vivono a Monaco, in Germania. Per lenire il dolore, Gaia indossa una parrucca, aspira a diventare la goccia d’acqua di colei che le fa battere il cuore. Con in mano una foto dell’amor perduto inizia la trasformazione: “Studio la forma del viso e la ricalco su di me, gioco con i colori, li sfumo, poi correggo, aggiungo ombre, dipingo il chiaro e dipingo lo scuro, seguo le linee, ti assomiglio sempre di più e mi emoziono”.
Frequenta gli stessi luoghi: “Decido di andare a fare la spesa dal coreano nel tuo quartiere. Mi trucco e indosso i tuoi capelli”. Nei posti cari alla ex, prova sentimenti contrastanti, un’alternanza di nostalgia e timore: “Spero di incontrarti e mi muovo come se tu mi stessi già fissando, voglio fare colpo su di te. Vengo verso casa tua e mentre gironzolo tra gli scaffali del coreano mi rendo conto che in realtà, se devo essere sincera, ho una paura fottuta di incontrarti, spero che non succeda ma boh, in realtà non lo so mica che cosa voglio”.
Gaia non ha mai confessato ai genitori che preferisce le donne. Solo il fratello lo sa e Filomena, la governante. Con Filomena non ha bisogno di mentire. Filomena comprenderà il disagio di Gaia quando un giorno, al consueto pranzo di famiglia, Gaia si troverà davanti un ragazzotto biondo, “un buon partito”, l’uomo che il padre vorrebbe farle sposare. Gaia dirà di no. Perché lei si considera come il cloro, il cui unisco scopo è unirsi all’idrogeno; per Gaia l’unico idrogeno è Veronica, e in queste pagine di soliloquio appassionato lo spiega in ogni modo possibile.
Tra le altre pubblicazioni di Maddalena Fingerle, la monografia Lascivia mascherata. Allegoria e travestimento in Torquato Tasso e Giovan Battista Marino.