Leggere è un’attività che ha moltissime declinazioni: c’è chi lo fa per piacere, chi lo fa per dovere, chi per studio e chi ancora non prenderebbe mai un libro in mano perché leggere proprio lo annoia. Ognuno può leggere – o non leggere – a seconda delle proprie preferenze, ma una verità assoluta in merito alla lettura c’è: la lettura ha conseguenze positive per la nostra salute mentale e sociale, rendendoci più intelligenti ed empatici. A confermare questa tesi sono diversi studi e ricerche scientifiche, che hanno chiarito come leggere ampli il nostro vocabolario da bambini e, da grandi, aiuti ad allontanare invecchiamento ed Alzheimer.
Perché leggere libri, ancor meglio se cartacei? Ecco dei validi motivi che spiegano perché leggere ha conseguenze super positive sulla nostra salute.
I benefici della lettura
- I libri sono un viaggio: leggere permette di esplorare nuovi periodi storici, nuovi luoghi e nuovi orizzonti. Solo attraverso la lettura facciamo esperienze che, nella vita quotidiana, ci sarebbero precluse.
- I libri aumentano la nostra sicurezza in noi stessi: i libri stimolano il nostro cervello rendendoci più intelligenti e, di conseguenza, ci rendono persone più consapevoli e sicure nelle dinamiche relazionali-sociali.
- I libri migliorano la comunicazione: leggere ci aiuta a migliorare il nostro lessico e la padronanza del linguaggio.
- I libri ci permettono di interpretare la vita: leggere ci permette di adottare diverse prospettive e punti di vista modificando, di conseguenza, il nostro modo di vedere il mondo.
- Leggere rende più intelligenti: chi legge molto sin da piccolo ha una serie di vantaggi rispetto agli altri. I libri, infatti, permettono ai bambini di imparare il 50% di parole in più rispetto alla televisione o a una conversazione media tra adulti diplomati, come afferma uno studio dell’Università di Berkeley in California. I bambini che imparano e, nel corso della vita, impiegano più nuovi vocaboli degli altri ottengono punteggi più alti nei test di intelligenza.
- Leggere libri può rendere più empatici: leggere può aiutare a immedesimarsi negli altri, soprattutto quando si leggono i romanzi. Le descrizioni di ciò che sentono e provano gli altri, infatti, possono aiutare il lettore a capire cosa le persone provino nella vita reale, come sostiene una ricerca pubblicata su Science da David Comer Kidd ed Emanuele Castano.
- Leggere aiuta a prendere sonno: secondo l’americana Mayo Clinic leggere prima di andare a letto concilia il sonno, in particolare leggendo libri cartacei, i quali aiutano ad addormentarsi molto prima di quanto non riescano a fare schermi del pc, tv o gli e-book. Questa regola è valida particolarmente per i bambini, il cui sonno viene danneggiato se dormono vicino a uno schermo, fino ad essere ridotto di 20 minuti per notte.
- Leggere è un buon anti-stress: leggere favorisce il rilassamento quando si è stressati. Lo conferma uno studio dell’Università del Sussex, che dimostra come perdersi tra le pagine di un libro, nella trama di una storia, aiuta le persone a staccarsi dalle preoccupazioni legate alla loro quotidianità; tuffarsi in un mondo immaginario creato da un autore riduce lo stress fino al 68%, in certi casi, come ha spiegato lo psicologo cognitivo David Lewis al Telegraph.
- Leggere potenzia il cervello: leggere regolarmente aiuta la memoria così come andare a correre regolarmente potenzia il sistema cardiovascolare. Logico, no? La lettura costituisce un vero e proprio esercizio per la mente, migliorando la memoria e le capacità cerebrali. Crescendo le capacità cerebrali e mnemoniche calano: leggere può rallentare l’invecchiamento fino al 32%.
- Sfogliare per ricordare: è quello che fa la differenza tra la lettura di un e-book e di un libro cartaceo; quando si legge un testo cartaceo, riporta Wired USA, l’ulteriore sensazione tattile data dal toccare la pagina stimola il cervello a capire e memorizzare meglio le parole lette.
- Leggere aiuta a disintossicarsi dal digitale: dedicare ogni giorno qualche minuto – o, ancora meglio, qualche ora – a leggere un libro o un giornale cartaceo può rappresentare un ottimo modo per praticare quotidianamente un po’ di “digital detox” e prevenire la dipendenza da smartphone o da internet.
- Leggere contagia tutti: quando si è presi da un’attività particolarmente gradevole è normale desiderare che anche i figli ne vengano coinvolti allo stesso modo. Questo è possibile con la lettura: leggere un libro ad alta voce ai bambini anche dopo che hanno imparato a leggere, per tutte le scuole elementari, garantisce che diventino lettori più assidui. Ad affermarlo è l’ultimo studio della Scholastic, che consiglia di leggere ad alta voce ai propri figli dalle cinque alle sette volte a settimana così da stimolarli a conoscere le storie del mondo e a coltivare un hobby veramente sano e salutare.
- Leggere potrebbe contrastare l’insorgere dell’Alzheimer: far lavorare il cervello con la lettura, così come con gli scacchi o i puzzle, potrebbe tenere lontano l’Alzheimer da voi. Le probabilità di sviluppare questa malattia, infatti, sono molte meno nelle persone che leggono e mantengono il cervello attivo rispetto a quelle che non lo fanno. La ragione è da ricercare nel fatto che leggere contrasta l’inattività del cervello, tra i primi sintomi della malattia.