MAURO CASCIO, ‘UN POZZO DI ABATI E DI PRINCIPI’ (GRUPPO EDITORIALE BONANNO, PP. 120, EURO 12) Il filosofo pontino Mauro Cascio, noto per i suoi studi hegeliani, torna in libreria con una nuova storia, un colorato giro di giostra, dal titolo ‘Un pozzo di abati e di principi’, racconto ambientato in una Catania che diventa scenario in cui si muovono personaggi bizzarri: avvocati, ingegneri, architetti.
A muovere i fili della trama anche un giudice intransigente che ascolta e interagisce con un’umanità disperata.
Cascio crea efficaci incastri narrativi, il suo stile è poetico e vitale, crudo, sincero, irriverente. La prosa è accattivante e trascina in mondi sconosciuti e inesplorati, la lettura si tramuta in un viaggio avvincente e avventuroso.
Le pagine sono ricche di citazioni, e riferimenti agli scrittori Ermanno Cavazzoni, Alberto Moravia, Elsa Morante, al premio Nobel Dario Fo, al filosofo Andrea Emo.
“Io scrivo perché ho paura delle cose che passano”, spiega Cascio. La storia narra di pozzi perché ‘i pozzi servono anche a tener ferme le cose, e a farle durare. In questo si ritrova il compito della filosofia, che prendendo un dettaglio insignificante della storia o del mondo, e con la scusa della vita, dona ad esso una valenza eterna nel pensiero”, spiega l’autore nella presentazione della sua opera.
Il volume si arricchisce delle illustrazioni di Luigi Malgherini. Tra gli altri libri di Mauro Cascio: Piazza Dalmazia (2017), Davanti alla fine del mondo (2019) e Sposerò Rossana Doll (2022).