Tra i programmi che torneranno nei palinsesti Rai c’è Sapiens – Un solo pianeta, l’approfondimento su Rai3 coideato e condotto da Mario Tozzi. È la riprova del forte legame che il programma dedicato alla natura, allo spazio, alla Terra e al futuro dell’uomo ha creato con il pubblico. “Ci mettiamo passione, competenza e guardiamo anche a una certa bellezza delle immagini e dei luoghi, dove si cerca una chiave per spiegare un fenomeno. Come dicevano gli antichi, hic manebimus optime, stiamo fermi qui e presidiamo”, dice all’ANSA il geologo e divulgatore scientifico, protagonista con il saggio ‘ Perché il clima sta cambiando’?’ (Einaudi Ragazzi) di un incontro a Il libro possibile, il festival letterario, sostenuto da Pirelli, che si è tenuto nei giorni scorsi a Polignano a mare e a Vieste. “Per la nuova edizione di Sapiens stiamo già girando, perché il programma andrà in onda alla fine dell’anno – aggiunge -. Partiremo da temi come il livello dell’innalzamento dei mari; vedremo da che cosa dipende e cosa si può fare. Ad esempio, le balene sono dei formidabili accumulatori di anidride carbonica: conservarle è quasi più importante che conservare una foresta, più ce ne sono, meglio è. Noi invece le cacciavamo fino all’altro ieri”.
Il clima sulla Terra “cambia sempre – sottolinea ancora Tozzi – ma stavolta è diverso. Lo dicono i dati dei ricercatori e la logica. Oggi il cambiamento è velocissimo e riguarda tutto il pianeta, non solo certe zone. Dipende dall’anidride carbonica, dai gas serra in atmosfera e gli unici esseri viventi che possiamo immetterli siamo noi. Non s’è mai visto un leone che accende il gas o un canguro che si cuoce il cibo sulla brace. Gli altri fattori che cambiano il clima sono sempre attivi come il sole o le condizioni astronomiche, ma lavorano su tempi lunghissimi, qui parliamo di tempi brevissimi”. Per il geologo, “va spazzato via il negazionismo d’accatto, privo di qualsiasi appiglio scientifico, che ha come obiettivo solo far perdere tempo”. Dire che gli scienziati “non siano d’accordo sul cambiamento climatico “è una fake news. Gli scienziati si confrontano sulle riviste scientifiche. Chi la pensa diversamente su un tema, deve scriverlo, in modo che faccia testo. Se non lo scrivi, da un punto di vista scientifico vale zero, è una chiacchiera” e sul clima “l’accordo è praticamente unanime”.
Si può ancora porre rimedio? “Certo, però la macchina del clima è come un tir lanciato in discesa carico di merci. È impossibile fermarlo in un attimo, si deve cominciare a frenare prima. Dobbiamo iniziare subito”. Il correttivo principale “è innanzitutto emettere meno gas serra e poi cercare di assorbire il cambiamento climatico. Qualcuno dice piantando alberi, altri salvaguardando i sistemi oceanici. Tutte cose vere, ma la prima cosa è cambiare il nostro sistema di sviluppo, che non funziona più. È per questo che c’è il negazionismo: in molti non vogliono cambiare e si vuole diffondere l’idea che non serva farlo, che risolverà tutto il libero mercato. Solo che non è vero”.
— Fonte: RSS di ANSA