– ROMA, 24 MAG – Artemis, astronauta africano di
appena undici anni, sbarca sulla Luna. I primi passi incerti, un
paesaggio inedito, l’assenza di gravità. Un grande passo per
l’umanità. Di fronte ai suoi occhi, nascosti dal casco, appare
una visione straordinaria: un abitante della galassia, come
quelli che si vedono nei cartoni animati o che vengono
raccontati dalle favole.
Comincia così Il principe piccolo, racconto illustrato per
bambini (e per genitori) che arriva in libreria segnando il
debutto alla scrittura dell’attore e regista Lorenzo Lavia (ed.
People in collaborazione con la non profit Resq – People Saving
People, pp. 40 – 20,00 euro). Una storia che potrebbe sembrare
semplice, come tante, ambientata su un altro pianeta, se non
fosse per quel finale a sorpresa. Il bambino Artemis che sogna
di diventare un astronauta, non lo fa infatti dal caldo del suo
letto tra le braccia di mamma e papà: il suo sogno arriva da
molto lontano e ha tutta la forza della disperazione di chi –
per salvarlo da morte certa – gli ha fatto affrontare un lungo
viaggio in mare. E se sulla Luna è spaesato di fronte alle
miriadi di proposte che gli fanno gli alieni, in mezzo al mare
si aggrappa all’unica parola che sa dire in italiano: “acqua”.
Quella che non beve da giorni, quella che lo stava inghiottendo
lasciandolo bambino per sempre, se non fosse intervenuto un
volontario a salvarlo. Proprio quel volontario che, nella
favola, ha le stesse fattezze del suo amico alieno.
Una storia tristemente attuale e universale, in cui Lavia ha
voluto evitare qualsiasi retorica, concentrandosi solo sul bello
che tutti noi, in qualsiasi circostanza, dovremmo riuscire a
intravedere, almeno nei nostri sogni. .