LE PROMESSE SPOSE

Il mondo si divide in due: da una parte, ci sono i ”bravi” e dall’altra, i ”cattivi. Ma chi dice che i ”bravi” siano, sempre, sinonimo di ”buoni” e che i ”cattivi” siano, sempre, ”cattivi”, soltanto, perchè, forse, non omologati al resto del mondo? Chi dice che le ”cattive ragazze” siano tali, perchè forti, indipendenti, fuori dai normali canoni relazionali e… libere?“Le promesse spose”, ambientato su quel ramo del Lago di Como, che volge a mezzanotte, durante ed oltre, gli anni, successivi al 2019, di massima diffusione del Covid 19, si muove fra le pieghe del più famoso e importante romanzo storico italiano: ”I promessi sposi”. Ad animare l’affresco di questo luogo ameno, c’è la vicenda sentimentale di Dayane e Rosalinda. Il loro legame, complice e controverso, è continuamente ostacolato, da chi non vuole la loro felicità e persino, da esse stesse, per paura di… «Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai», è il messaggio che vuol farsi passare, laddove, invece, le due ragazzotte diventano esempio e fonte di ispirazione per migliaia di ragazze, in tutto il mondo. Tutti i personaggi si muovono all’interno di un contesto sociale e politico, in cui gli umili sono vittime dei potenti e le donne, ancora, devono lottare, il doppio, per potersi affermare, ma in cui la fede nella divina Provvidenza, intesa come la mano di Dio che interviene nelle vicende umane e la perseveranza e il coraggio delle protagoniste aiutano ad andare avanti, permettendo di superare le difficoltà e raggiungere la meritata felicità e l’amore.