La sonata perduta

Venezia, 1723. Per le orfane dell’Ospedale della Pietà, la vita è molto dura. Eppure qui alle ragazze viene offerto qualcosa cui pochissime altre hanno accesso: l’istruzione. Inoltre a un ristretto gruppo di alunne particolarmente portate viene data anche la possibilità d’imparare a suonare, sotto la guida di un maestro d’eccezione, Antonio Vivaldi. Ed è proprio grazie alla passione trasmessa da Vivaldi se la giovane Ada si rende conto che non le basta riprodurre meccanicamente brani scritti da altri. Lei vuole usare la musica per dare voce ai propri pensieri e alle emozioni che si agitano nel suo cuore. E lo fa, dimostrando un talento compositivo straordinario. Ma ben presto Ada dovrà rendersi conto che non c’è posto per una donna compositrice, e i suoi spartiti, così come il suo nome, svaniranno nel silenzio… Belgio, oggi. Tra le cianfrusaglie esposte al mercatino delle pulci, la giovane Lionella trova uno scrigno con dentro un diario e uno spartito dall’aria antica. Per lei è un segno del destino: abile violoncellista, stava proprio cercando un pezzo da portare a un importante concorso musicale. E quello sembrerebbe addirittura opera di Vivaldi. Solo leggendo il diario scoprirà una verità ben più sorprendente…