Secondo uno studio condotto dai ricercatori di psicologia Geoff Kaufman dell’Università Carnegie Mellon e Mary Flanagan del Dartmouth College, la lettura su carta promuove la comprensione astratta del testo, mentre la lettura digitale aiuta a ricordare i dettagli concreti con maggiore facilità. Questa ricerca è stata presentata al CHI Conference on Human Factors in Computing Systems di San José, in California, qualche tempo fa.
Per analizzare le differenze tra lettura su schermo e su carta, Kaufman e Flanagan hanno condotto quattro differenti test. Nel primo test, ai partecipanti che utilizzavano regolarmente il tablet è stato chiesto di descrivere 25 attività scegliendo tra una definizione concreta e una astratta. Ad esempio, dovevano descrivere l’attività di “fare una lista” scegliendo tra “organizzarsi” o “scrivere su un foglio”. Quaranta persone hanno partecipato al test leggendo e compilando il questionario su un tablet, mentre trentasei lo hanno fatto su carta. La dimensione del carattere e il font erano uguali in entrambe le versioni, ma i risultati hanno evidenziato due tendenze diverse: coloro che hanno usato il tablet hanno preferito le opzioni più concrete (in media 18,56 su 25), mentre quelli che hanno risposto su carta hanno scelto più spesso le definizioni astratte (con una media di 13,75).
Nel secondo test, i partecipanti hanno letto un racconto dettagliato di David Sedaris su carta o su uno schermo PDF. Hanno poi risposto a un questionario su informazioni concrete e deduzioni. Chi ha letto il racconto su carta ha risposto correttamente a più domande di deduzione, mentre chi ha letto su schermo ha risposto meglio alle domande sulle informazioni concrete. In media, i lettori su carta hanno risposto correttamente a 7,91 domande su 12 di deduzione, mentre i lettori su schermo ne hanno risposte correttamente 5,74. I lettori su schermo hanno risposto correttamente a 8,79 domande su 12 di informazioni concrete, mentre i lettori su carta ne hanno risposte correttamente solo 7.
60 persone hanno partecipato al terzo test, che consisteva nel leggere un catalogo di automobili giapponesi inventato e individuare il modello migliore tra quattro opzioni. I partecipanti avevano due minuti di tempo per farlo e il catalogo presentava numerose informazioni, alcune chiaramente indicate e altre mescolate. Il 66% dei partecipanti che hanno sfogliato il catalogo su carta hanno individuato correttamente il modello migliore, rispetto al 43% di chi lo ha guardato sullo schermo.
Nel quarto test, 119 partecipanti dovevano scegliere l’auto migliore sfogliando un catalogo sullo schermo del computer. Prima della scelta, un terzo di loro doveva riflettere sul perché avrebbero dovuto migliorare la loro salute e un altro terzo su come avrebbero potuto farlo. Il 48% dei partecipanti che hanno riflettuto sul perché migliorare la salute ha scelto correttamente l’auto migliore, rispetto al 25% di coloro che hanno riflettuto sul come farlo e al 30% di coloro che non hanno svolto nessuna attività preparatoria.
Secondo Kaufman e Flanagan, la lettura da schermo si differenzia da quella su carta in quanto è caratterizzata da un processo mentale frammentato, dispersivo e meno incline all’astrazione delle informazioni, rendendola più adatta a informazioni concrete come quelle di un libretto di istruzioni. I ricercatori suggeriscono che, se queste conclusioni saranno confermate da studi futuri, si dovrebbero cercare nuovi modi per stimolare il pensiero astratto nella lettura su schermo.