Di questo successo, De Crescenzo sorrideva divertito. «La prendo con filosofia», ripeteva quando lo chiamavano a rispondere da intellettuale “nazionalpopolare”.
L’ex allievo del matematico napoletano Renato Cacciopoli, dopo vent’anni spesi nel ramo informatica, fece il suo debutto letterario nel 1977 con l’esilarante Così parlò Bellavista (Mondadori). Oltre 600mila copie vendute e un successo travolgente che gli aprì le porte del salotto televisivo di Maurizio Costanzo (la trasmissione era Bontà loro) e poi la conduzione del programma Rai 1 (con Claudio Lippi e Ines Pellegrini) Mille e una luce.
Con Così parlò Bellavista passò anche alla regia vincendo nel 1985 il David di Donatello come regista esordiente.
La prima passione rimase comunque la scrittura e quel lavoro di «missionario della divulgazione» come amava definire la sua attività di romanziere e saggista. I suoi volumi sulla storia della filosofia greca furono particolarmente apprezzati anche ad Atene dove nel 1994 gli venne conferita la cittadinanza onoraria. Un anno davvero speciale il ’94 in cui mandò alle stampe l’ennesimo bestseller, Panta rei (Mondadori), rendendo popolare nell’opinione pubblica l’aforisma attribuito a Eraclito «tutto scorre».