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Il 6 gennaio 1956 nasce a Portland (Maine) la scrittrice statunitense Elizabeth Strout. Nata e cresciuta nel Maine, le sue esperienze di gioventù sono state fonte di ispirazione per i suoi romanzi, molti dei quali sono ambientati nell’immaginaria cittadina di Shirley Falls. Il romanzo d’esordio Amy e Isabelle ha riscosso un notevole successo di pubblico e critica ed è stato adattato in un film con Elisabeth Shue. Olive Kitteridge ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa. Sul libro è stata poi girata una serie vincitrice di diversi Emmy Award.
Il padre era un professore di scienze mentre la madre insegnava inglese e scrittura in una scuola superiore. Dopo il liceo, ha trascorso un anno a Oxford per poi iscriversi alla facoltà di legge. Nel 1982 si è laureata con lode in giurisprudenza presso Syracuse University College of Law.
Dopo un breve periodo di praticantato in legge, la Strout decise di concentrarsi interamente alla scrittura. Dopo sei o sette anni di lavoro ha infine pubblicato il libro Amy e Isabelle (1998; trad.it. 2000), ambientato in una cittadina della provincia americana durante un’estate incredibilmente torrida. Il romanzo racconta il rapporto teso e ambiguo fra Isabelle, giovane operaia che nasconde un misterioso passato dietro una facciata di decoro e perbenismo, e la figlia adolescente Amy, anche lei con un segreto che stenta a tenere celato.
Resta con me (2006; trad.it. 2010) è ambientato nella tranquilla cittadina di West Annett. L’attraente moglie del giovane pastore Tyler Caskey muore improvvisamente. Una voragine che rischia di travolgere Tyler e la figlia Katherine, in un vortice di dolore e risentimento che sembra aver dimenticato ogni misericordia.
Il terzo libro della Strout, Olive Kitteridge, è stato pubblicato nel 2008. Il libro contiene una raccolta di racconti con protagonista un’insegnate in pensione, la sua famiglia e i suoi amici. Il libro ha ricevuto numerosi premi fra cui il Pulitzer negli stati uniti e il Bancarella in Italia.
I ragazzi Burgess è stato pubblicato nel 2013, con ulteriore successo di critica. Jim, Bob e Susan, sono nati e cresciuti a Shirley Falls, nel Maine. Da adulti si sono allontanati: nel paese natale è rimasta solo Susan, mentre gli altri due vivono a Brooklyn, New York. Quando però Susan chiama e chiede aiuto ai fratelli perché suo figlio è nei guai, i Burgess saranno costretti a riavvicinarsi e condividere dolori e preoccupazioni.
Dopo una pausa di tre anni, è uscito Mi chiamo Lucy Barton (2016), la storia di una paziente in ospedale per un’operazione che riesce a riconciliarsi con una madre non più vista da anni.
Dopo Tutto è possibile (2017), è uscito il sequel di Olive Kitteridge, con il titolo di Olive, ancora lei (2019; trad.it. 2020).