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Ludwig Wittgenstein muore il 29 aprile 1951 a Cambridge (Inghilterra), era nato a Vienna il 26 aprile del 1889. E’ stato un filosofo e logico austriaco. Il suo studio è stato incentrato nella filosofia del linguaggio, della logica, della mente e della matematica, questo pensatore europeo è stato una delle figure principali della filosofia del linguaggio del XX secolo.
Ultimo di otto fratelli, cresce all’interno di una intellettualmente stimolante e agiata famiglia di industriali e, seguendo le volontà paterne, si impegna nello studio delle discipline scientifiche in modo da poter, a tempo debito, dirigere l’azienda ereditata. Accetta così di trasferirsi a Berlino per frequentare il Politecnico e, in seguito, a Manchester per approfondire la sua preparazione in ingegneria aereonautica. Prova una grande passione per la matematica pura, così decide di trasferirsi a Cambridge, al tempo considerata la sede di una delle migliori università per gli studi matematici.
Lo scoppio della Grande Guerra costituirà un forte spartiacque nella sua vita: arruolatosi come volontario, viene catturato e imprigionato nel 1918 dagli italiani sul fronte meridionale. Sono questi gli anni in cui elabora il suo grande capolavoro, pubblicato nel 1921 con titolo tedesco e, successivamente col più ben noto titolo latino Tractatus Logico-philosophicus.
Accetta la cattedra di filosofia a Cambridge nel 1936 e la manterrà sino al 1946, quando decide di nuovo di condurre una vita isolata in Irlanda. Ritornato in Inghilterra scopre di avere un tumore alla prostata, di cui morirà nel 1951. Ma durante l’ultimo ventennio della sua vita rielaborò integralmente le sue teorie filosofiche, che confluiranno postume nel suo secondo e ultimo capolavoro Ricerche filosofiche.
Ludwig Wittgenstein intendeva la filosofia come un metodo di analisi concettuale e linguistica. Alcuni lo considerano il fondatore della “filosofia analitica”, dove il suo desiderio di conoscenza si manifestava attraverso domande e linguaggio.
Secondo lui, la filosofia permetteva di chiarire le idee che si trovano nel linguaggio. Ludwig Wittgenstein ha scommesso sulla linea che il linguaggio fosse costituito da proposizioni complesse che dovevano essere analizzate e scomposte in strutture più semplici.
D’altra parte, Ludwig credeva che le parole fossero strumenti che svolgevano funzioni diverse all’interno del linguaggio e anche al di fuori di esso. Uno dei concetti forniti da Ludwig Wittgenstein è stato il “gioco linguistico”.