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Maurice Maeterlinck nacque a Gand, in Belgio, il 29 agosto del 1862. E’ stato un poeta, drammaturgo e saggista belga, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1911 per le sue straordinarie opere del teatro simbolista.
Compiuti i suoi studi nella città natale presso i gesuiti e laureatosi poi in giurisprudenza, esercitò per un certo tempo nel suo paese la professione di avvocato. A Parigi nel 1885-86 incontrò Auguste Villiers de L’Isle-Adam e i leader del movimento simbolista, e presto abbandonò la legge per la letteratura. La sua prima raccolta di versi, Serres chaudes (“Serre calde”), e la sua prima opera teatrale, La Principessa Maleine, furono pubblicate nel 1889. Maeterlinck fece una svolta drammatica nel 1890 con due commedie in un atto, L’Intruse (L’intruso) e Les Aveugles (I ciechi). Il suo Pelléas et Mélisande (1892), prodotto a Parigi all’avanguardia Théâtre de l’Oeuvre dal regista Aurélien Lugné-Poë, è il capolavoro indiscusso del dramma simbolista e ha fornito le basi per un’opera (1902) di Claude Debussy. Ambientato in un passato nebuloso e fiabesco, lo spettacolo trasmette uno stato d’animo di disperata malinconia e sventura nella sua storia della passione distruttiva della principessa Mélisande, che si innamora del fratello minore di suo marito, Pelléas. Sebbene scritto in prosa, Pelléas et Mélisande può essere considerato il dramma poetico più importante del XIX secolo.
Nel 1939 si trasferisce negli Stati Uniti dove rimane fino al 1947. Torna a Nizza nel suo castello che aveva chiamato Orlamonde, ispirandosi al suo dramma Quinze chansons, dove muore il 6 maggio del 1949.