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André Breton, a causa di gravi problemi respiratori, muore nel 1966 e con lui tramonta definitivamente anche il movimento del Surrealismo.
Il surrealismo ha avuto più influenza a livello internazionale di ogni altro movimento di avanguardia perché le sue tecniche sono applicate ad ogni forma di arte: letteratura, pittura, fotografia, cinema…“Littérature” (Letteratura, nome della rivista creata da Breton) o “Lis-tes-ratures”(leggi le tue cancellature) è un gioco di parole per dire che secondo le teorie freudiane care a Breton e a tutti i membri del gruppo surrealista, le cancellature di un testo sono l’atto vero della scrittura, ma vengono spesso censurate dal buon uso grammaticale e della sintassi o dalla morale.
André Breton nasce in Normandia nel 1896, la famiglia di Breton si stanzia a Pantin nel 1909 quando il padre viene a lavorare come commercialista e in seguito diventa vice-direttore di una cristalleria. André Breton è stato educato secondo i principi della piccola borghesia cattolica dalla madre molto autoritaria. Lo voleva ingegnere o ufficiale di marina e il giovane André fu mandato al collège Chaptal di Parigi ottenendo ottimi risultati. Sviluppa la sua passione per la poesia, due poemi vengono pubblicati nella rivista Verso l’ideale della scuola. Studente in medicina dal 1913, Breton pubblica alcuni poemi nella rivista La Phalange. Conosce e adora Paul Valéry.
Durante la Grande Guerra si ritrova medico interno in medicina a Nantes. Scrive le sue prime lettere a Guillaume Apollinaire. A partire dal 1916 è mandato, dopo la sua richiesta, nei centri neuro-psichiatrici dove entra in contatto con le teorie di Freud, che lo appassionano, e pratica con i suoi pazienti il metodo dell’associazione libera. Cerca di convincere senza successo Valéry e Apollinaire sull’utilità della psicoanalisi nella ricerca poetica.
Nel 1923 pubblica una raccolta di poesie e racconti, Claire de lune, e l’antologia di articoli Les Pas perdus. L’anno successivo André Breton pubblica il Manifesto del Surrealismo, l’opera con cui lo scrittore teorizza il movimento.
Il manifesto del 1924 ufficializza la nascita del Surrealismo e ne sancisce le regole fondamentali e i temi principali, quali sogni e visioni oniriche, il potere dell’immaginazione, la malattia mentale come rivelatrice di verità, l’abolizione della logica in favore dell’automatismo.
Uno dei temi centrali per la poetica di Breton è il sonno, considerato realtà, al pari della veglia, considerata, invece, come un’interferenza. Per Breton sonno e veglia insieme generano una realtà assoluta che prende il nome di Surrealtà.
Nel manifesto oltre alla descrizione del Surrealismo viene fatta da Breton una forte critica a Cubismo e Simbolismo, considerati dall’autore ormai superati, e viene pubblicata la raccolta di poesie di Breton Poisson soluble.
Lo stesso anno della pubblicazione del Primo manifesto del Surrealismo nasce la rivista La Révolution surréaliste, su cui compariranno anche artisti come Magritte e Mirò.
Con l’avvento del Surrealismo Breton comincia a partecipare a interventi pubblici, riunioni e spettacoli dedicati al movimento. André Breton realizza anche articoli sulla pittura, che raccoglie nell’antologia Le Surréalisme et la peinture.
Una moltitudine di poemi, saggi politici e riflessioni sull’arte sono pubblicate nel 1930. Breton lascia il Partito comunista e si avvicina a Trockij. Va negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra mondiale.
Nel 1937 Breton pubblica la raccolta di poesie L’Amour fou e parte per il Messico, dove incontra Lev Trotsky in esilio. Due anni dopo viene chiamato alle armi e nel 1940 esce la raccolta di saggi Anthologie de l’humour noir, che viene però censurato.
A causa del libro Breton viene inserito nella lista dei comunisti e per questo è costretto a rifugiarsi a Sud della Francia e successivamente a New York, dove ottiene l’aiuto di Peggy Guggenheim.
Tornato a Parigi dopo la fine della guerra il panorama culturale è drasticamente cambiato. André Breton e Duchamp organizzano una mostra che però non riesce a rilanciare il Surrealismo. Per questo motivo Breton si avvicina all’Art brut e nel 1960 realizza un manifesto contro la guerra di Algeria. Tra il 1962 e il 1966 Breton pubblica la raccolta di tutti i manifesti, l’edizione definitiva di Nadja e una nuova edizione di Surréalisme et la peinture.