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Alessandro Barbero è diventato una figura centrale di un vero e proprio fenomeno online. Il suo prestigio nel campo accademico è stato consolidato grazie alle conferenze e alle lezioni di storia medievale che ha reso accessibili al pubblico attraverso Internet. La sua notorietà è attribuibile non solo alla sua indiscutibile competenza, ma anche alla sua abilità nell’arte oratoria, distintiva e coinvolgente. Queste qualità gli hanno permesso di conquistare numerosi ammiratori e di rendere comprensibili anche i temi più complessi. Esaminiamo ora gli eventi più significativi della sua vita professionale e personale, rendendoci conto di come sia diventato lo storico italiano più celebre in ambito digitale.
Alessandro Barbero è nato il 30 aprile 1959 a Torino, manifestando sin da giovane una naturale curiosità e una passione per lo studio. Ha frequentato il liceo classico Cavour nella sua città natale e, dopo aver conseguito il diploma, si è iscritto all’Università di Torino per laurearsi in Lettere. Nel 1981, ha completato il percorso accademico con una tesi approfondita sulla storia medievale, sotto la supervisione del rinomato accademico italiano Giovanni Tabacco. Nello stesso anno, è stato selezionato come ricercatore presso l’Università degli Studi di Tor Vergata di Roma, consolidando così la sua carriera accademica.
Nelle prime tappe del suo cammino accademico, Alessandro Barbero sviluppa ulteriormente la sua passione per la storia medievale, culminando nel 1994 con la coautoria, insieme alla collega Chiara Frugoni, del “Dizionario del Medioevo”. Questa collaborazione continua a dare frutti anche cinque anni più tardi con un altro lavoro scritto a quattro mani, intitolato “Medioevo. Storia di voci, racconto di immagini”.
Nel 1996, Alessandro Barbero conquista il prestigioso Premio Strega con il romanzo “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo”. Questo successo iniziale è seguito dalla pubblicazione nel 2000 della biografia “Carlo Magno. Un Padre dell’Europa”, un’opera che gli consente di ampliare ulteriormente il proprio pubblico e di ottenere maggiore visibilità.
L’affetto di Alessandro Barbero per la sua regione di origine si riflette nei suoi scritti, tra cui menzioniamo un libro sulla storia di Vercelli e uno sulla caratteristica Fortezza di Fenestrelle. Il riconoscimento per il suo ruolo di divulgatore arriva nel 2005, quando il governo francese lo insignisce del titolo di Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura. Dal 2007, inizia una proficua collaborazione con la trasmissione televisiva “Superquark”, condotta da Piero Angela, dove si dedica a esplorare usi e costumi storici.
Nel medesimo anno, Barbero partecipa al Festival della Mente, tenendo cicli di tre conferenze.
Negli anni 2010, nel 2012, scrive insieme a Piero Angela, continuando la loro fruttuosa collaborazione, il libro “Dietro le quinte della storia”, seguendo la formula delle loro conversazioni televisive. Dal 2013 al 2017, è membro del comitato scientifico de “Il tempo e la storia”, trasmissione trasmessa su Rai 3, e anche di “Passato e presente”, sulla stessa rete.
A partire dal 2010, Barbero è socio della Deputazione Subalpina di storia patria e, per alcuni anni, fa parte del comitato del Premio Strega, dimettendosi nel marzo 2013. La sua attività come saggista, alternata a quella di scrittore di romanzi, segna un altro importante traguardo con la pubblicazione nel 2016 del saggio “Costantino il vincitore”, il cui approccio originale mira a esplorare la figura del primo imperatore romano cristiano.
Per quanto riguarda le ideologie politiche, le opinioni di Barbero sono definite, ma non manca il suo sguardo illuminato e critico. Ad esempio, si schiera apertamente contro la risoluzione del Parlamento Europeo del settembre 2019, che condanna tutti i regimi totalitari, dai nazifascisti a quelli comunisti. Barbero critica equiparazioni delle ideologie sottostanti ai regimi totalitari, evidenziando la limitatezza nell’identificare il Comunismo solo con lo Stalinismo e il Patto di Varsavia.