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Wilhelm Grimm nacque il 24 febbraio 1786 a Hanau, in Germania. Era un autore tedesco del XIX secolo che, insieme al fratello Jacob, pubblicò le favole dei Grimm, una collezione famosa per storie come Cenerentola e Rapunzel.
Wilhelm Grimm era il secondo più vecchio di sei fratelli e in seguito avrebbe intrapreso una laboriosa attività di scrittura con suo fratello maggiore, Jacob. Wilhelm e Jacob studiarono legge all’Università di Marburg dal 1802 al 1806, seguendo il percorso del padre avvocato.
Influenzati dal romanticismo tedesco, un movimento prevalente dell’epoca, i fratelli Grimm studiarono con fermezza il folklore della loro regione, con un’enfasi sulla registrazione della narrazione orale del villaggio che stava svanendo con l’avvento delle nuove tecnologie. Il lavoro di Giacob e Wilhelm è culminato nel libro Kinder-und Hausmärchen (Fiabe per Bambini e famiglie), il cui primo volume fu pubblicato nel 1812. Un secondo volume seguì nel 1815. La collezione sarebbe poi diventata nota come Le fiabe dei Grimm, con storie famose che includono Biancaneve, Hansel e Gretel, L’oca d’oro, Cappuccetto rosso e Cenerentola.
Nonostante l’enfasi sulle tradizioni orali dei villaggi, le storie erano in realtà una fusione di fiabe orali e precedentemente stampate, nonché informazioni condivise da amici, familiari e conoscenti, con influenze non tedesche. Ad esempio, lo scrittore francese Charles Perrault aveva precedentemente scritto una versione di La bella addormentata, conosciuto come Briar Rose nella collezione Grimm.
I fratelli miravano a rendere la collezione più appetibile per i bambini con la sua seconda edizione, e quindi hanno preso atto e avevano modificato e ampliato il linguaggio delle storie. Wilhelm, visto come il più disinvolto dei due con la passione per l’arte, è stato editore nelle future edizioni di Tales.
Mentre Jacob rimase single, a metà del 1820, Wilhelm sposò Dortchen Wild, con la quale avrebbe avuto quattro figli.
Wilhelm Grimm morì il 16 dicembre 1859 a Berlino, in Germania. Nel corso della sua vita, è stato autore o coautore di quasi due dozzine di libri.
Quando leggete ai vostri figli una delle belle fiabe dei fratelli Grimm, siete proprio sicuri che si tratta di quello che Jacob e Wilhelm Grimm pubblicarono circa 200 anni fa? Molto probabilmente avete in mano non il testo originale, ma una versione fortemente modificata, depurata e “addolcita”, per essere adatta ai bambini. Perché i fratelli Grimm, quando raccolsero le storie che ci si raccontava tra la gente e quando le fissarono per iscritto, non avevano nessuna intenzione di pubblicare dei libri con delle belle storie per bambini. I due Grimm erano degli scienziati interessati alle tradizioni popolari e alle radici della lingua e cultura tedesca e la pubblicazione delle fiabe doveva contribuire a riscoprire un’identità nazionale tedesca che alla loro epoca non esisteva ancora.
Le storie, che trascrissero da una trasmissione più che altro orale, erano piene di personaggi fiabeschi, di mondi incantati, di magia e di fantasia, ma anche di cattivi, di bestie feroci, di un crudo realismo, di violenza ed abusi e di situazioni che incutevano paura. L’unica cosa che i Grimm tolsero da quello che raccontarono loro i contadini furono le allusioni erotiche e i contenuti esplicitamente sessuali di cui queste storie erano piene. Altrimenti, alla loro epoca, non sarebbe stato possibile pubblicarle.
Dopo la pubblicazione dei tre volumi di “Fiabe per bambini e famiglie” (1812-1822), non passò molto tempo e ne uscirono delle versioni fortemente “ripulite”. Jacob Grimm si disse decisamente contrariato a queste modifiche, per lui i bambini non dovevano essere relegati in un mondo artificiosamente abbellito, ma alla fine erano proprio queste versioni modificate che avrebbero costituito la fama dei due fratelli.