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Paul Celan , poeta rumeno di origine ebraica, naturalizzato francese ma di lingua tedesca, nasce nel 1920 nel capoluogo della Bucovina settentrionale, attualmente parte dell’Ucraina. Fin da giovane, sviluppa una profonda passione per Goethe, Rilke e Rimbaud, componendo le sue prime poesie intorno ai vent’anni.
Sopravvissuto all’Olocausto, nel quale hanno perso la vita i suoi genitori, si trasferisce a Parigi nel 1948, dedicandosi all’insegnamento e alla traduzione di poeti tedeschi in russo, inglese, rumeno e francese, tra cui Shakespeare, Baudelaire, Majakovskij e Valéry.
Nel 1952, Paul Celan contrae matrimonio con la pittrice Gisèle de Lestrange e pubblica il suo scritto più celebre, “Mohn und Gedächtnis” (Papavero e memoria), che include la famosa poesia “Todesfuge”, ossia la “fuga della morte” in termini musicali, oltre a diverse poesie dall’ispirazione più romantica. Durante questo periodo, sviluppa un profondo interesse per gli scritti di Martin Heidegger, un filosofo che ammira nonostante il suo sostegno al nazismo, e questa lettura avrà un impatto significativo sul suo percorso poetico. Celan entra in contatto frequente con René Char e, poco dopo, con la poetessa Nelly Sachs.
Nel 1953, viene accusato di plagio dalla vedova di Yvan Goll, un’accusa che affronterà ma che avrà conseguenze sulla sua salute mentale.
Nel 1960, dalla Germania, dove Celan si reca spesso per letture pubbliche delle sue poesie, gli viene conferito il prestigioso Büchner-Preis.
Il poeta si suicida a Parigi nel 1970.