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Il 2 dicembre 1958 nasce a l’Amarillo (Texas) George Saunders scrittore e saggista statunitense.
Cresciuto nella periferia meridionale di Chicago, si è laureato alla Oak Forest High School a Oak Forest.
Narratore dai tratti stilistici atipici e talora rivoluzionari, ha privilegiato la forma del racconto breve per costruire storie taglienti e paradossali in cui sottopone al vaglio critico della ragione tratti costitutivi della modernità quali il consumismo, l’imperialismo culturale veicolato dai mezzi di comunicazione di massa e la globalizzazione, interpretandoli in quanto fenomeni di spersonalizzazione che ha saputo descrivere con tocco sensibile coniugando humour e acuta lucidità intellettuale.Â
Nel 1981 ha ottenuto un Bachelor of Science in ingegneria geofisica alla Colorado School of Mines a Golden in Colorado. Saunders sostiene che la sua formazione scientifica abbia una grande importanza nella sua scrittura.
Dal 1989 al 1996 ha lavorato in qualità di redattore tecnico e ingegnere geofisico. Inoltre, ha fatto parte di una squadra di esplorazione petrolifera a Sumatra.
Dal 1997, Saunders insegna scrittura creativa alla Syracuse University, nell’ambito del Master of Fine Arts.
Parallelamente all’attività didattica, ha continuato a pubblicare opere di narrativa e raccolte di saggi.
La sua raccolta di saggi forse più celebre, The braindead megaphone, viene pubblicata nel 2007. Nel corso della campagna attuata per la promozione di questo libro – in Italia pubblicato da Minimum Fax con il titolo Il megafono spento – Saunders è apparso nei programmi televisivi “The Colbert Report” e “David Letterman Show”.
I suoi racconti e saggi hanno ricevuto molti premi e successo di critica. Tra le sue opere tradotte in Italia ricordiamo: Pastoralia (2001), I tenacissimi sgrinfi di Frip (con Lane Smith, 2002), Il declino delle guerre civili americane (2005), Il già citato Il megafono spento (2009), Nel paese della persuasione (2010), Dieci dicembre (2013), L’egoismo è inutile, celebre discorso agli studenti, Bengodi e altri racconti (2015), Lincoln nel Bardo (2017)
Vincitore del Man Booker Prize 2017 e del Premio Letterario Internazionale Gregor Von Rezzori 2018. Ha vinto il PEN/Malamud Award per l’eccellenza nell’arte del racconto e il Folio Prize.