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Il 19 settembre 1985 all’età di 61 anni muore a Siena Italo Calvino, è stato uno tra i maggiori scrittori del secondo Novecento. Di certo fu il più famoso: conosciuto e tradotto in tutto il mondo, Calvino ha finito per rappresentare lo scrittore italiano per antonomasia. La sua opera spazia dai romanzi e i racconti in cui narra la guerra e la Resistenza, fino allo sperimentalismo a cui lo scrittore approda negli ultimi decenni. Autore principalmente di racconti e romanzi, Italo Calvino si interessò però anche al mondo del teatro, del cinema, della musica, del fumetto e dell’arte.
Italo Calvino nasce nel 1923 a Cuba, dove i genitori risiedevano e svolgevano la professione di agrotecnici. Quando ha solo tre anni la famiglia torna in Italia, a Sanremo, dove il futuro scrittore frequenta la scuola.
Nel 1944 partecipa alla guerra partigiana, esperienza che lascerà traccia nelle sue prime opere. Nel dopoguerra Italo Calvino inizia a militare nel Partito Comunista Italiano e si iscrive alla Facoltà di Lettere a Torino, città in cui si trasferisce. Intanto pubblica qualche racconto in rivista e collabora con la casa editrice Einaudi, dove entra in contatto con i maggiori scrittori dell’epoca e con la quale pubblica nel 1947 il suo primo romanzo: Il sentiero dei nidi di ragno.
Nel 1952 Italo Calvino pubblica Il visconte dimezzato, che insieme ai successivi Il Barone rampante e Il Cavaliere inesistente forma la trilogia dei Nostri antenati.
Nel 1962 conosce la traduttrice argentina Esther Singer, che due anni più tardi diventerà sua moglie.
A partire dalla seconda metà degli anni Settanta si apre una nuova fase, quella considerata più originale, in cui Italo Calvino scrive i suoi romanzi più noti. La notorietà di queste opere è dovuta alla loro carica sperimentale, ossia nella volontà di allargare i confini della letteratura verso nuove esperienze, che rompono con gli schemi del passato. La svolta avviene in Calvino grazie alla frequentazione con gli scrittori francesi del gruppo dell’Oulipo, che intendono la letteratura come gioco combinatorio. A questo va poi aggiunta l’influenza fondamentale dello scrittore argentino Jorge Luis Borges. A partire da queste influenze Italo Calvino creerà in seguito vie più originali.
Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta, Italo Calvino pubblica le sue opere più importanti: Il castello dei destini incrociati, Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore e Palomar.
Italo Calvino muore improvvisamente nel 1985, mentre stava lavorando alle Lezioni Americane, un ciclo di conferenze che avrebbe dovuto tenere quell’anno ad Harvard, ma che usciranno solo postume.