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Giangiacomo Feltrinelli nacque il 19 giugno del 1926 a Milano, da una delle famiglie più ricche d’Italia, era figlio di Carlo Feltrinelli, esponente della finanza del Paese tra gli anni Venti e la prima metà degli anni Trenta. Rimasto orfano di padre nel 1935, visse con la madre, Gianna Elisa Gianzana Feltrinelli. Durante la Seconda Guerra mondiale si era arruolato nel Gruppo di Combattimento Legnano, uno dei nuclei del ricostituito Regio esercito italiano che si batteva a fianco degli Alleati anglo-americani nella lotta contro i tedeschi e i fascisti, con il nome di battaglia Osvaldo. Nel 1948 cominciò a lavorare al progetto di una Biblioteca che potesse raccogliere materiale sulla storia del movimento operaio italiano e internazionale e all’inizio del 1949 promosse la nascita della Cooperativa del libro popolare (Colip), per la promozione della letteratura e della cultura a un prezzo accessibile. Nel 1951 venne aperta a Milano, in via Scarlatti 26, la Biblioteca Giangiacomo Feltrinelli.
Fondò nel 1955 a Milano la casa editrice Feltrinelli che si distinse per ampiezza di catalogo, basso prezzo dei libri (soprattutto la collana “Universale economica”) e alto numero di opere nuove.
Aderì al Partito Comunista, sostenuto con ingenti somme di denaro. Nel 1954 arrivò la fondazione della omonima casa editrice, che pubblicò alcuni tra i libri più importanti della letteratura italiana del tempo (nel primo anno di vita 21 titoli e la nascita della collana Universale economica), come Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’autobiografia del primo ministro indiano Nehru, e soprattutto Il dottor Zivago di Boris Pasternak, vietato in Urss in quanto ritenuto antisovietico. Una decisione che costò all’editore il ritiro della tessera del Pci da parte del partito, con cui ruppe definitivamente nel 1957 (nel 1956 aveva condannato l’intervento sovietico in Ungheria). Nel 1964 Feltrinelli compì il primo viaggio a Cuba, stabilendo un sodalizio con Fidel Castro, che nel 1968 gli affidò il Diario di Bolivia di Ernesto Che Guevara (l’edizione italiana sarà la prima traduzione mondiale). A Feltrinelli si deve la promozione della figura di Guevara nel nostro Paese e la diffusione della più celebre immagine del rivoluzionario, “Guerrillero Heroico”, scattata il 5 marzo 1960 da Alberto Korda. In seguito al colpo di stato del 1967 che in Grecia instaurò la dittatura dei colonnelli e dopo l’inchiesta de “L’Espresso” sui retroscena della crisi di governo che nell’estate del 1964 porto alla crisi del governo Moro e alla scoperta del “Piano solo”, maturò la convinzione che anche in Italia vi fosse il pericolo di un colpo di stato reazionario imminente.
Giangiacomo Feltrinelli – Giangi – morì il 14 marzo 1972, a Segrate, in circostanze ancora oggi misteriose. Il suo corpo venne trovato vicino a un traliccio Enel dell’alta tensione, da Luigi Stringhetti, che si trovava in zona con il suo cane, un bastardino di nome Twist, dilaniato dall’esplosione di una bomba. Sul cadavere vennero ritrovati dei documenti intestati a Vincenzo Maggioni: si pensò che quell’uomo fosse morto mentre cercava di far saltare un traliccio, ma ventiquattro ore dopo si scoprì che quelle carte erano false e che il corpo era quello di Feltrinelli, riconosciuto all’obitorio dall’ex moglie Inge Schönthal, sposata in Messico nel 1959.
Il grado di civiltà del nostro paese dipenderà anche,
e in larga misura, da cosa, anche nel campo della letteratura di consumo,
gli italiani avranno letto
Giangiacomo Feltrinelli
Gruppo Feltrinelli S.p.A, conosciuta come Gruppo Feltrinelli, è una holding italiana fondata nel 2005, come fusione della casa editrice Feltrinelli, nata nel 1955 a Milano, e della catena di librerie italiane Librerie Feltrinelli, la prima delle quali ha aperto nel 1957 a Pisa. In seguito la holding ha creato il negozio virtuale lafeltrinelli.it e ha acquisito la maggioranza della catena di distribuzione Promozione Distribuzione Editoria.