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Nacque il 17 settembre 1883 a Rutherford, New Jersey, da padre inglese e madre portoricana.
William Carlos Williams studiò alla University of Pennsylvania, fu medico – pediatria, medicina generale – praticò al St. Mary’s General Hospital di Passaic, fu uno dei titani del ‘modernismo’ americano. Fu, per questo, coperto di allori: ‘Poeta laureato’ nel 1952; Premio Pulitzer nel 1963; il primo National Book Award for Poetry, nel 1950 per l’opera somma, Paterson.
Nel 1924 Williams fece un viaggio in Europa, dove ebbe modo di frequentare poeti e scrittori come Ezra Pound e James Joyce. La sua permanenza in Europa modificò profondamente la visione che aveva della sua terra, al suo ritorno la definì piena di contraddizioni, a metà tra paganesimo e puritanesimo; i sei mesi trascorsi tra Parigi e Roma gli lasciarono un senso di stupore e curiosità tanto da fargli dichiarare “The European virus was injected into me and Floss” (Il virus europeo era stato iniettato in me e Floss)
Williams riuscì a conciliare sia la carriera professionale di medico sia quella di poeta. Come lui stesso era solito affermare, le due discipline erano una complementare all’altra e le soddisfazioni che riceveva da entrambe erano inevitabilmente connesse; lo dimostra infatti la scelta dei soggetti nelle sue opere, spesso riconducibili a casi di pazienti da lui curati.
Morì il 4 marzo 1963, all’età di 79 anni, a causa di una trombosi coronarica.