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Doris May Lessing, nata Tayler nasce il 22 ottobre 1919 a Kermanshah, in Iran. Suo padre, Alfred Cook Tayler, aveva servito come ufficiale nell’esercito britannico durante la prima guerra mondiale. Dopo aver sposato la madre di Doris, un’infermiera, si trasferirono in quella che oggi è l’Iran, dove suo padre lavorò in una banca. Dopo qualche tempo, la famiglia si trasferì nella colonia britannica della Rhodesia meridionale (l’attuale Repubblica dello Zimbabwe, indipendente dal 1965) e gestì una coltivazione di mais, anche se con scarso successo.
Doris Lessing è stata una scrittrice zimbabwese di origine britannica, è sempre stata una scrittrice interessata ai temi delle esperienze femminili: il suo romanzo del 1962, Il taccuino d’oro, è stato definito una bibbia del femminismo.
Doris Lessing trascorse la sua infanzia in una fattoria e ricevette una breve formazione scolastica, prima in un convento cattolico, nonostante la famiglia fosse di fede protestante, e poi in una scuola femminile. Tuttavia, la sua esperienza educativa fu deludente e sgradevole. A tredici anni, prese la decisione di abbandonare l’istruzione formale e iniziò a istruirsi da autodidatta.
Nel 1932, Doris Lessing descrive di aver combattuto – parole sue – per difendere la sua vita da sua madre, quando aveva 14 anni. L’ingresso nell’adolescenza accentuò ulteriormente i conflitti che avevano sempre caratterizzato il rapporto tra madre e figlia, un tema centrale che avrebbe poi esplorato in molti dei suoi romanzi. L’anno successivo, nel 1933, lasciò la fattoria e si trasferì a Salisbury, dove trovò lavoro come bambinaia. La famiglia presso cui lavorava riceveva libri di politica e sociologia dall’Inghilterra, che Doris aveva l’opportunità di leggere. Questo alimentò il suo interesse per questioni sociali e politiche, e iniziò a lottare contro la segregazione razziale e le discriminazioni dei colonizzatori nei confronti della popolazione indigena. Inoltre, iniziò un periodo di ardente desiderio erotico, che sostituì le passioni romantiche della sua infanzia, e sviluppò una consapevolezza più matura del proprio corpo.
Dopo aver lavorato come centralinista, Doris si sposò nel 1939 con Frank Charles Wisdom. La coppia ebbe due figli, John e Jean, ma il matrimonio si rivelò un fallimento, e Doris decise di lasciare marito e figli nel 1943. Durante questo periodo, nacque in lei un forte impegno politico, che la portò ad unirsi al Partito Comunista.
Doris Lessing si impegnò in modo particolare per la causa africana, continuando a sostenerla anche dopo aver lasciato il Partito Comunista nel 1954.
Nel 1943, si sposò con Gottfried Lessing e prese il suo cognome. La loro relazione non durò a lungo, e dopo aver ottenuto l’autorizzazione a trasferirsi in Inghilterra nel 1949, si separarono. Doris si trasferì a Londra portando con sé il figlio Peter. È solo in quel momento che iniziò la sua carriera di scrittrice. Anni prima aveva già tentato la scrittura di un paio di romanzi, ma con scarsi risultati.
Da quel momento iniziò a diventare una delle scrittrici più prolifiche e influenti del Novecento, affrontando una vasta gamma di temi, sia tematici che stilistici. Lessing anticipò temi e discussioni che sarebbero diventati centrali nella società solo in tempi successivi, tra cui le sfide che coinvolgono le donne nella società , nella famiglia e in politica, le condizioni sociali e politiche dei popoli africani sotto il dominio coloniale, e la critica del sistema di potere politico dei colonizzatori bianchi. Per queste critiche, fu bandita dallo Zimbabwe e dal Sudafrica nel 1956, rientrando solo nel 1995.
Negli anni ’40, mentre era incinta del suo terzo figlio, scrisse il suo primo romanzo, “L’erba canta,” che affrontava il tema della segregazione razziale in Rhodesia. Il romanzo fu pubblicato nel 1949. Seguirono opere come “Martha Quest,” il primo volume della serie “Figli della violenza,” che comprendeva cinque romanzi pubblicati tra il 1952 e il 1969.
Negli anni ’70, la produzione di Doris Lessing si spostò dallo studio delle condizioni sociali individuali a una riflessione sulla condizione mentale delle donne e degli uomini in una società tecnologicamente avanzata. I suoi romanzi come “Discesa all’inferno,” “Memorie di una sopravvissuta” e “Summer Before the Dark” esplorano il confine tra normalità e follia e lo sviluppo di facoltà extrasensoriali.
Uno degli aspetti cruciali del suo lavoro è la riflessione sul linguaggio, con la narrazione che diventa un viaggio alla ricerca di significato.
Negli anni ’80, Lessing esplorò il genere della fantascienza in una serie di romanzi chiamata “Canopus in Argo: Archives series,” reinventando la storia della Terra dalle origini all’età contemporanea.
Solo nel 1985, con “La brava terrorista,” e nel 1988 con “Il quinto figlio,” Lessing ritornò alla narrativa realistica. I suoi romanzi riflettono la possibilità individuale di agire per ricostruire una dimensione sociale e politica fondata sulle relazioni, sia a livello familiare che collettivo.
Nel 1994 e nel 1997, Doris Lessing pubblicò due volumi della sua autobiografia: “Sotto la pelle (1919-1949)” e “Camminando nell’ombra (1949-1962).” Nel 2000, uscì il seguito de “Il quinto figlio,” “Ben nel mondo,” seguito da “Il sogno più dolce” nel 2001. L’ultimo romanzo pubblicato da Lessing nel 2008 è “Alfred e Emily,” che narra la storia dei suoi genitori.
Nel 2001 vince il Premio Principe de Asturias per le sue opere in difesa della libertà e del Terzo mondo, lo stesso anno viene premiata con il Grinzane Cavour e riceve anche il premio letterario britannico David Cohen.
«Questa cantrice dell’esperienza femminile, con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa»
Doris Lessing muore a Londra il 17 novembre 2013 all’età di 94 anni.