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Nasce a Leopoli il 12 settembre 1921.
Era un prolifico e brillante scrittore polacco che ha unito il genere della fantascienza con il romanzo filosofico. Uno dei suoi romanzi più famosi è “Solaris”. Nel 1972, il regista sovietico Andrej Tarkovskij ha realizzato un film omonimo, che ha avuto un grande successo al di fuori della Polonia e ha contribuito a rendere l’autore famoso. Alla sua morte nel 2006, i suoi libri erano stati tradotti in almeno 41 lingue e avevano venduto oltre 27 milioni di copie, rendendolo uno degli scrittori europei di fantascienza più letti al mondo.
Stanislaw Lem è nato in Polonia nel 1921 in una famiglia ebraica. Ha iniziato gli studi di filosofia ma ha poi intrapreso la medicina all’università di Leopoli, seguendo le orme del padre. Durante la seconda guerra mondiale ha lavorato come meccanico a causa dell’occupazione nazista che lo ha costretto ad interrompere gli studi. Dopo la guerra, si è trasferito a Cracovia dove ha ripreso gli studi medici e si è laureato nel 1946.
Ha abbandonato la medicina nel 1950 per dedicarsi alle scienze biologiche e cibernetiche. Nel 1951 ha pubblicato il suo primo romanzo di fantascienza, “Il pianeta morto”, ma presto si è scontrato con l’ordinamento politico sovietico. Ha smesso di scrivere e ha lavorato come assistente di laboratorio per vivere.
Nel 1953 ha ricominciato a pubblicare romanzi di fantascienza dopo la caduta di Trofim D. Lysenko, presidente dell’Accademia delle Scienze Agrarie in Unione Sovietica. Ha scritto numerosi saggi ed articoli scientifici. Tra le sue opere più celebri si trovano “La nube di Magellano”, “Pianeta Eden”, “Ritorno dall’Universo” e “Solaris”.
Lem ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti durante la sua carriera, tra cui il Premio di Stato in Polonia nel 1973, il Grand Prix al terzo Congresso Europeo di Fantascienza nel 1976 e la candidatura al premio Nobel per la letteratura nel 1977.
Stanisław Lem, grazie alla sua grande preparazione filosofica, ha scritto romanzi di grande originalità e spessore che si immergono in contesti plausibili della fantascienza. Lem ha criticato la tendenza della fantascienza ad essere troppo commerciale e avventurosa, piuttosto che focalizzarsi sulle idee e la creazione di nuove forme di letteratura.
Nei suoi romanzi, Lem costringe i personaggi ad affrontare riflessioni introspettive e critiche etiche e morali della società, mentre si trovano in situazioni estranee e sconosciute. I suoi romanzi riflettono su temi filosofici, religiosi e politici, ma la riflessione esistenziale è sempre centrale in tutte le sue opere. L’uomo di Lem affronta l’incomprensibile attraverso un viaggio interiore che lo porta a scelte rassegnate, dove prevalgono emozioni e valori soggettivi.
Le opere di Lem sono caratterizzate da una rigorosa accuratezza scientifica e attualità, il che rende la sua produzione altamente realistica e continua ad essere riscoperta e valorizzata.
Stanisław Herman Lem muore a Cracovia il 27 marzo 2006 a 84 anni