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Agatha Christie morì nella sua villa di campagna a Wallingford, in Inghilterra, nel 1976.
Era nata a Torquay (Devonshire) in Inghilterra nel 1890 in una ricca famiglia borghese. Suo padre era un agente di cambio americano e sua madre Clara era irlandese.
Considerata una delle scrittrici più influenti e prolifiche del XX secolo, fu autrice, oltre ad un enorme numero di racconti, opere teatrali e romanzi rosa scritti sotto lo pseudonimo di Mary Westmacott (fra cui Trappola per topi, che venne presentata al West End Theatre ininterrottamente dal 1952 al 2020), di 66 romanzi gialli e 14 raccolte narranti le vicende di personaggi come Hercule Poirot e Miss Marple e tutt’oggi pubblicati con successo a livello mondiale, in virtù dei quali risulta secondo l’Index Translationum dell’UNESCO la scrittrice inglese più tradotta nella storia dell’editoria, seconda solo a William Shakespeare.
Agatha Christie non frequentò mai alcuna scuola e studiò con sua madre a casa; viveva in un ambiente familiare piuttosto eccentrico, dove dominavano credenze esoteriche, inoltre, Agatha e i suoi fratelli erano convinti che la madre, che era solita raccontare loro storie piene di suspense, fosse una medium, quindi dotata di poteri paranormali. La Christie fin da bambina era un’avida lettrice, amava in modo particolare i libri di Edith Nesbit e Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Suo padre morì nel 1901 all’età di cinquantacinque anni, lasciando la famiglia in difficili condizioni finanziarie.
Nel 1905 andò a studiare a Parigi e ritornò a Londra nel 1910, dove scoprì che sua madre era malata, così le due donne decisero di trascorrere un periodo al Cairo, in Egitto, dove il clima era più caldo.
Negli anni ’10 Agatha tornò in Inghilterra e conobbe Archibald Christie, un’ufficiale dell’esercito inglese di cui s’innamorò rapidamente. Nel 1914 però scoppiò la Prima Guerra Mondiale e i due si sposarono prima che il fidanzato partisse per la Francia. Sposando il suo “Archie”, Agatha ne prese il cognome, come da usanza per l’epoca.
Mentre il marito combatteva i tedeschi al di là della Manica, Agatha non se ne stette con le mani in mano e prestò servizio come infermiera volontaria nell’ospedale di Torquay per curare i soldati feriti. Fu una forte esperienza – il lavoro, purtroppo, non mancava – che la segnò per sempre.
Nel 1920 pubblicò The Mysterious Affair at Styles (Poirot a Styles Court), scritto nel 1915, in cui per la prima volta compare il personaggio del famoso detective, Hercule Poirot, presentato come un ex funzionario della polizia belga rifugiatosi in Inghilterra dopo la Grande Guerra, infatti, la scrittrice trasse ispirazione per questo personaggio proprio da una persona realmente esistita, un rifugiato belga che viveva a Torquay. Il romanzo ebbe un discreto successo, anche perché il pubblico amava i romanzi polizieschi, resi popolari dai racconti di Sherlock Holmes scritti da Sir Arthur Conan Doyle.
Nel suo secondo romanzo, The Secret Adversary (Avversario Segreto – 1922), presentò una nuova coppia di detective, Tuppence e Tommy Beresford, apparsi però solo in quattro romanzi.
Nel 1926 sopraggiunse la crisi matrimoniale con Archie, che si era innamorato di Nancy Neele, conosciuta qualche anno prima durante un tour promozionale della British Empire Mission, che li portò in Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda. Dopo un litigio, Archie uscì di casa per trascorrere il weekend con la sua amante.
Anche Agatha Christie uscì, lasciando una lettera alla sua segretaria, con cui la informava che era diretta nello Yorkshire. Agatha non ritornò a casa per undici giorni, la sua auto fu rinvenuta presso una cava di gesso a Newlands Corner. Questa sparizione causò grande scalpore e oltre alla polizia, molti volontari parteciparono alle ricerche. La scrittrice fu ritrovata in un albergo di Harrogate, nello Yorkshire, registrata come Teresa Neele (il cognome dell’amante di Archibald) in visita da Città del Capo (Sudafrica).
Il motivo di questa sparizione è sempre rimasto avvolto nel mistero, la scrittrice stessa non ha mai menzionato questo episodio della sua vita neanche nella sua autobiografia; probabilmente l’episodio fu dovuto a un crollo nervoso, causato dal difficile momento che Agatha Christie stava attraversando nella sua vita privata: il dolore per il tradimento del marito e la recente morte della madre cui era molto legata.
Nel 1928, dopo il divorzio, La Christie si recò a Istanbul (Turchia) e a Baghdad (Iraq), a bordo del treno Orient Express. Durante questo viaggio, incontrò un archeologo, Max Mallowan, più giovane di lei di circa quattordici anni, che sposò nel 1930. Questo secondo matrimonio fu più felice del primo e durò tutta la vita.
Negli anni ’30 la Christie pubblicò alcuni dei suoi migliori romanzi, come La Morte nel Villaggio – 1930 in cui per la prima volta compare il personaggio di Miss Marple, uno dei suoi detective preferiti e anche uno dei personaggi più amati dai lettori; Assassinio sull’Orient Express – 1934, che scrisse proprio mentre si trovava a Istanbul.
Durante la seconda guerra mondiale, Agatha Christie lavorò presso la farmacia dell’University College Hospital di Londra, dove apprese una conoscenza abbastanza approfondita sui veleni, che utilizzò nei romanzi che scrisse in seguito.
Agatha Christie non scrisse solo romanzi gialli, ma anche diciassette opere teatrali, come Witness for the Prosecution (Testimone d’Accusa – 1925) e The Mousetrap (Trappola per Topi), che fu rappresentata a Londra nel 1952, ed è ancora oggi rappresentata a teatro, tanto che già negli anni ’70 del XX secolo deteneva il primato dello spettacolo più rappresentato della storia del teatro.
Nel 1956 la Christie fu stata nominata Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico(Commander of the Order of the British Empire), per il successo delle sue opere letterarie e nel 1971 fu nominata Dama Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Alcune vecchie traduzioni italiane delle sue opere – prodotte sotto il fascismo e in alcuni casi ancora pubblicate – presentano gravi errori, omissioni e aggiunte arbitrarie, anche con riferimenti antisemiti.