La ricerca letteraria del giorno su #babelezon
Nato a Sondrio nel 1937. Docente di letteratura anglo-americana all’Università di Bologna. Ha scritto racconti e romanzi in cui si alternano toni ironici, fiabeschi e drammatici. La sua scrittura è moderatamente sperimentale. E’ stato pubblicato prima da Einaudi, poi da Feltrinelli (dal 1985). Reportage sulla pianura padana è “Verso la foce” (1988). Ha tradotto libri di Jonathan Swift, Céline, William Gerhardie, Mark Twain, Roland Barthes, Jack London.
Molto interessante la sua traduzione in italiano del testo di Melville “Bartleby lo scrivano” (1988).
È scrittore, traduttore e saggista. Nella sua produzione narrativa, come nella sua attività di lettore e traduttore, il suo interesse ricorrente è il viaggio fantastico, l’avventura alla scoperta dell’altro, il distacco comico dal mondo delle certezze e delle percezioni ordinarie. Le sue storie sono ricostruzioni avventurose di stati di esperienza, proposte secondo modelli narrativi anche desueti, come la favola o la novella, e rese con uno stile ironico che conserva i tratti e le cadenze della narrazione orale. Ha esordito come narratore con Comiche (1970), presentato da Italo Calvino.
Tra le sue opere: Lunario del paradiso (1978), Narratori delle pianure (1985, Premio Cinque Scole e Premio Grinzane Cavour), Quattro novelle sulle apparenze (1987), Verso la foce (1989), L’Orlando innamorato raccontato in prosa (1994), Avventure in Africa (1998, Premio Selezione Comisso), Cinema naturale (2000, Premio Loria). E’ autore di traduzioni di Céline, Melville, Stendhal, Swift, Twain, London, Conrad. Nel 1999 alla New York University gli è stato assegnato lo Zerilli-Marimò Prize for the Italian Fiction.co e il contributo alla riflessione storica e culturale”.