Requiem for a Dream è un film del 2000 diretto da Darren Aronofsky. Tratto dal romanzo “Requiem per un sogno” del 1978 di Hubert Selby Jr., il film vede come protagonisti Ellen Burstyn, Jared Leto, Jennifer Connelly e Marlon Wayans.
Il film è diviso in tre sottosezioni, riferibili a tre stagioni, che a loro volta sono corrispondenti rispettivamente all’ascesa, al declino e alla caduta dei protagonisti. Manca volutamente la primavera, stagione simbolo della rinascita e della vittoria della vita sulla morte, come a sottolineare l’inesorabilità del destino dei personaggi.
In Summer (estate), sono introdotti i personaggi: Sara Goldfarb è una casalinga vedova le cui uniche attività consistono nel guardare il suo talk show preferito in televisione e conversare amabilmente con le vicine. Suo figlio, Harry, è un tossicodipendente che, insieme al suo amico Tyrone e alla sua ragazza Marion, vive di espedienti e cerca in continuazione qualunque mezzo per procurarsi l’eroina. Un giorno Sara riceve l’invito a presenziare come ospite al programma tv che segue: emozionata per un evento che crede imminente, decide che quel giorno indosserà un vestito rosso da lei molto amato in gioventù. Il suo corpo, però, non è più quello di una volta, il vestito le va stretto e Sara decide di dimagrire. Dopo gli iniziali insuccessi, la donna contatta un medico, che a sua insaputa le prescrive una dieta a base di anfetamine. Sara è del tutto ignara della pericolosità delle sostanze che assume e ne diventa in brevissimo tempo dipendente. Nel frattempo Harry, insieme a Tyrone, decide di iniziare un traffico di eroina, sia per non avere più problemi di disponibilità della stessa che per realizzare il sogno di Marion, aspirante stilista, di aprire un negozio di vestiti. A questo punto le cose sembrano andare bene a tutti: Sara, pur impressionata dagli “effetti collaterali” delle sue medicine, si rallegra per il peso perso; Harry e Tyrone mettono su un giro che li porta a guadagnare ingenti somme di denaro con cui espandere la propria criminosa attività. Anche il sogno di Marion è a un passo dal realizzarsi, al punto che con Harry cerca un locale da adibire a negozio.
Nella seconda parte, Fall (gioco di parole che ha come significato sia autunno che caduta), durante un colloquio con un importante narcotrafficante, Tyrone si ritrova in mezzo ad una sparatoria tra bande e finisce in carcere ; per pagare la cauzione Harry dovrà spendere la quasi totalità dei soldi illecitamente guadagnati. Sara, intanto, è sempre più ricorrentemente assalita da incubi che rappresentano le sue recondite ossessioni: il frigo (emblema del cibo, motore della sua sfortunata vicenda) sembra muoversi, la televisione è sempre più reale, i personaggi escono dallo schermo e popolano il suo salotto, rendendola oggetto di scherno e battute crudeli. Il giro di droga che aveva fatto la fortuna di Harry e Tyrone viene stroncato dai loro stessi fornitori, che tolgono l’ eroina dalla circolazione per un po’, per poter poi ricominciare a venderla a prezzi più alti. Mancando la sostanza che faceva da collante alla coesione del gruppo, i rapporti fra i ragazzi iniziano a logorarsi: Harry vuole a tutti i costi rimettere le mani sull’eroina e trascura una brutta infezione al braccio sinistro, Marion è costretta a prostituirsi per procurarsi la dose, Tyrone unisce alla crisi da dipendenza un ricordo ossessionante della madre che non vede da anni.
Infine, in Winter (inverno) i personaggi corrono inesorabilmente incontro al loro triste destino. Harry e Tyrone partono per la Florida per approvvigionarsi di un grosso carico, ma il braccio di Harry peggiora al punto che i due sono costretti a fermarsi in un ospedale , dove la polizia – allertata dal medico – li scopre, li arresta e li porta in prigione. Tyrone e Harry vengono assegnati ai lavori forzati ma, mentre il primo è dilaniato dai dolori delle crisi di astinenza, il secondo ha il braccio ormai in gangrena . Un secondino se ne accorge e Harry viene portato in un ospedale, dove il braccio gli sarà amputato. Dopo l’ennesima paranoia da allucinazione , Sara, in evidente stato confusionale, si reca negli studi televisivi per chiedere notizie del suo invito. Il personale è costretto a chiedere l’intervento dei sanitari e la donna viene portata in un ospedale psichiatrico , dove, vista l’inefficacia delle normali cure, i medici la sottopongono ad elettroshock , compromettendo del tutto le sue facoltà mentali. Marion, sola a casa e spinta dall’astinenza, si presta a uno show lesbico molto spinto, ottenendo in cambio dell’eroina. Nelle scene finali i protagonisti sono a letto, Harry senza un braccio, Tyrone alla fine di una giornata in carcere, Marion dopo essersi prostituita e Sara nella sua camera all’ospedale psichiatrico. Tutti assumono la posizione fetale, mentre ripensano ai propri sogni. Sara immagina se stessa mentre è ospite in televisione, con il figlio – diventato imprenditore di successo e prossimo al matrimonio – che la raggiunge sul palco. Tyrone ripensa alla madre. Harry pensa a Marion e quest’ultima si concentra sulla dose appena guadagnata.
Ellen Burstyn: Sara Goldfarb
Jared Leto: Harry Goldfarb
Jennifer Connelly: Marion Silver
Marlon Wayans: Tyrone C. Love
Christopher McDonald: Tappy Tibbons
Louise Lasser: Ada
Keith David: “Little John”
Marcia Jean Kurtz: Rae
Janet Sarno: signora Pearlman
Suzanne Shepherd: signora Scarlini
Joanne Gordon: signora Ovadia
Charlotte Aronofsky: signora Miles
Mark Margolis: signor Rabinowitz
Sean Gullette: Arnold
New York, anni Settanta. Sara Goldfarb è una vedova sola e infelice che passa le giornate davanti alla tv. Quando una telefonata pubblicitaria la illude di poter comparire in una trasmissione, ossessionata dall’idea di perdere peso comincia una terapia di pillole dimagranti a base di anfetamine che la renderà dipendente fino alla psicosi. Il figlio Harry insegue a sua volta un velleitario progetto di riscatto: insieme alla sua ragazza Marion, aspirante artista in crisi, e all’amico Tyrone, un giovane nero altrettanto sbandato, vuole acquistare un grosso quantitativo di eroina pura per rivenderla e risolvere per sempre i suoi problemi economici; i tre finiranno invece per iniettarsene sempre di più nelle vene. Con la musica sincopata e avvolgente della sua prosa, Hubert Selby Jr. accompagna i quattro personaggi prima in un’euforica marcia di speranza e poi in un’inesorabile discesa all’inferno, dipingendo la trasformazione del Sogno Americano in incubo sotto gli occhi di una società votata alla repressione e al cinismo. Pubblicato originariamente nel 1978, portato al cinema nel 2000 da Darren Aronofsky, “Requiem per un sogno” è un romanzo che si imprime indelebilmente nel cuore del lettore: ci dimostra fino a che punto la grande letteratura può scavare nell’oscurità dell’esperienza umana.