Quattro passi in un futuro talmente vicino che sembra già di poterlo toccare: è quanto propone il progetto della Cyber Book Hall di pordenonelegge, uno spazio che, dal 17 al 21 settembre, nel cuore di Pordenone – alla Galleria Harry Bertoia – ospiterà 31 appuntamenti dedicati all’Intelligenza artificiale fra anteprime di saggi e presentazioni a tema. Ma soprattutto attraverso quattro installazioni il pubblico potrà familiarizzare con l’IA, come nel corner dei Dialoghi impossibili che metterà di fronte a Dante, Shakespeare, Jane Austen, Gustave Flaubert e Alessandro Manzoni: usando il microfono o con il touch screen si potrà avviare una conversazione in varie lingue e discorrere dei temi che si preferiscono. Ulteriore postazione è quella del “Poeta”: raccontandosi all’IA il visitatore potrà ottenere un proprio ritratto in versi personalizzato. E ancora si potrà testate il corner delle affinità letterarie attraverso un avatar che darà consigli di lettura personalizzati.
Il progetto, coordinato dal curatore di pordenonelegge Alberto Garlini, è realizzato con Calligaris e Umana, in collaborazione con Lef e We Digital. “Pordenonelegge è un festival fortemente proiettato sul proprio tempo e non poteva quest’anno non investigare attentamente l’innovazione destinata a modificare radicalmente il nostro rapporto con la tecnologia”, ha spiegato il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it, Michelangelo Agrusti. Il sindaco di Pordenone, Alessandro Basso, ha osservato che “le realtà dell’oggi e del domani sono contrassegnate dalla diffusione dell’intelligenza artificiale, nostro compito è porre delle riflessioni al fine di favorire una sua corretta gestione”.
D’altra parte, conclude Garlini, “l’intelligenza artificiale non sostituisce, almeno per ora, la creatività umana, ma può amplificarla, aprendo spazi nuovi tra intuizione e calcolo, tra stile e struttura”.