PAOLO GIULIERINI, L’ITALIA PRIMA DI ROMA. SULLE TRACCE DEGLI ANTICHI POPOLI ITALICI (RIZZOLI, PP 252, EURO 22,00). Prima ancora che Italiani siamo stati Italici: in ogni regione la toponomastica, i monumenti, i reperti archeologici, le tradizioni etnografiche, persino le abitudini alimentari e culinarie ci raccontano la storia di popoli antichi che a partire dall’Età del ferro si sono frequentati, confrontati, scontrati. Lo mostra in un affascinante viaggio, in cui si riconosce la competenza dell’esperto e il passo del divulgatore, Paolo Giulierini, archeologo e direttore del Mann di Napoli. Tra saggio e guida L’Italia prima di Roma. Sulle tracce degli antichi popoli italici, che arriva in libreria il 5 settembre per Rizzoli corredato da mappe e immagini, ci presenta gli Italici che siamo stati, ne approfondisce il rapporto con il territorio, le modalità insediative, la religione, la lingua e la scrittura, senza tralasciare il fondamentale incontro con i Romani e quello che ne è seguito. Celti, Veneti, Liguri, Etruschi, Sardi, Latini, Sanniti, Lucani, Piceni, Campani, Punici, Enotri, Siculi e molti altri hanno lasciato ovunque nella penisola tracce profonde, preziose per capire com’era l’Italia prima dell’avvento di Roma. Giulierini ci fa vedere come le genti che hanno abitato iil nostro Paese in tempi remoti ancora oggi ci parlino non solo di loro ma anche di noi. “Gli Italici possono aiutarci a diventare veri Italiani, consapevoli di essere il risultato di popoli di confine e popoli urbanizzati, genti migrate o che sono fuggite: qui risiede la nostra forza e il nostro orgoglio, nel rappresentarli tutti” dice il direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli, che per Artribune è stato il Miglior museo italiano nel 2017. E sempre Artribune nel 2018 ha premiato Giulierini come Miglior direttore di museo. Autore per Rizzoli nel 2021 di Stupor Mundi. Storia del Mediterraneo in 30 oggetti, Giulierini ci mette davanti all’eccezionale complessità del nostro Paese facendoci compiere un percorso che è anche un’indagine accurata tra storia, arte e antropologia, per cercare di rispondere a una domanda ambiziosa: cosa possono raccontarci i popoli Italici degli Italiani di oggi?.