PERICLE FAZZINI. IL SASSO NEL FIUME (DE LUCA EDITORI D’ARTE, PP 416, EURO 60).
Il volume ‘Pericle Fazzini. Il Sasso nel fiume’ è una raccolta di scritti e appunti, molti dei quali inediti, dell’artista marchigiano Pericle Fazzini, che il poeta Giuseppe Ungaretti definì “lo scultore del vento”. Frutto di un paziente lavoro di ricerca e di spoglio dei testi autografi di Fazzini, il libro è curato da Giulio Ferroni, storico della letteratura italiana, che riunisce memorie, bozze di articoli e annotazioni poetiche, tratti dai preziosi taccuini dell’artista, conservati nel fondo documentario dell’archivio storico Pericle Fazzini di Grottammare. A ciò si aggiunge la ricca corrispondenza tra lo scultore ed eminenti figure del panorama culturale del Novecento, attestata dalle lettere di pittori e scultori della Scuola romana, dagli scambi intercorsi con autori quali Ungaretti e con i grandi nomi della storia italiana e internazionale, tra cui Cipriano Efisio Oppo, Marguerite Caetani e Jacqueline Kennedy. Particolare rilievo è dato alle lettere dei familiari e dei personaggi tutelari che hanno sostenuto Fazzini nel corso della sua carriera, tra cui il poeta Mario Rivosecchi e lo scrittore Romeo Lucchese. Il libro, introdotto da un testo critico di Alessandro Masi, ripercorre tutto l’itinerario artistico di Fazzini: dai primi anni di laboriosa formazione presso la bottega di ebanisteria del padre Vittorio a Grottammare, al suo approdo nella capitale e ai grandi successi che hanno consacrato lo scultore in Italia e all’estero, culminati nell’esecuzione della celebre ‘Resurrezione’ del Vaticano (1970-1975), opera monumentale voluta dal papa Paolo VI per la Sala delle udienze, progettata da Pier Luigi Nervi. La pubblicazione è arricchita anche da numerosi documenti fotografici provenienti dall’archivio Fazzini, che contribuiscono a fare del volume uno straordinario compendio grafico alla produzione letteraria dell’artista. Il volume verrà presentato il 3 dicembre alle 17.30 a Palazzo Firenze, sede romana della Società Dante Alighieri, dal curatore Giulio Ferroni, da Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, e da Roberta Serra e Chiara Barbato, storiche dell’arte che hanno contribuito alla realizzazione della pubblicazione.