È lo scrittore Antonio Scurati il vincitore del Premio Diari 2025 di Pieve Santo Stefano (Arezzo), assegnato per la potenza narrativa, la lucidità dello sguardo della sua monumentale opera che approfondisce la figura di Benito Mussolini. “Non accetto volentieri premi ma questa volta lo faccio con molto entusiasmo perché l’Archivio qui celebra la memoria”, ha detto Scurati commentando l’assegnazione del riconoscimento. “Io posso non piacervi – ha aggiunto – ma la memoria quella no”.
Per il premio ai diari inediti quest’anno c’è stato un ex aequo tra Eduardo Renato Caianiello/Carla Persico e Vittorio Binotto/Bernardina Casarin, che si dividono il riconoscimento con due opere diverse ma accomunate da una straordinaria profondità di sguardo e capacità narrativa. Entrambi i lavori si sono distinti per forza emotiva, precisione del dettaglio e capacità di restituire, attraverso il diario, una visione personale e al tempo stesso universale dell’esperienza vissuta.
Il primo è un epistolario tra due coniugi appassionati di fisica, divisi tra Stati Uniti e Italia. Il secondo raccoglie le lettere tra moglie e marito durante la Seconda Guerra Mondiale, prima che lui venga dato per disperso sul fronte russo.
Inoltre ci sono state segnalazioni speciali per i diari di Tito Zampa, ambientato a Kos, e di Arnaldo Manna, che racconta la situazione a Rodi dopo l’8 settembre 1943, apprezzati per l’intensità del racconto e la ricchezza del contesto ovvero la presenza italiana nel Dodecaneso. Segnalazione anche per il diario di Debora Pietranelli “Nella nebbia” che affronta l’esperienza in un ospedale psichiatrico, distintosi per originalità e coerenza stilistica. La selezione ha confermato anche quest’anno la vitalità del genere diaristico e la sua capacità di raccontare la complessità del presente vissuto attraverso lo sguardo intimo e sincero di chi scrive.