Le donne sono le vincitrici del Premio Letterario Costa Smeralda 2023: Valeria Parrella ha vinto il premio per la Narrativa con il suo romanzo “La Fortuna” (Feltrinelli), dedicato alla “sua amica Michela Murgia”, mentre Teresa Cremisi ha vinto il premio per la Saggistica con “Cronache dal disordine” (La nave di Teseo).
La cerimonia di premiazione si è svolta il 6 maggio scorso presso il Conference Center di Porto Cervo, alla presenza anche dei vincitori del Premio Internazionale Emmanuel Carrère e del Premio Mediterraneo Mario Tozzi per il suo libro “Mediterraneo inaspettato” (Mondadori).
Il Premio Letterario Costa Smeralda ha assegnato un Premio Speciale allo stilista algherese Antonio Marras. L’evento è stato organizzato e promosso dal Consorzio Costa Smeralda, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Arzachena, e sponsorizzato da Smeralda Holding. La cerimonia di premiazione si è svolta in una serata con grande partecipazione di pubblico, condotta dalla giornalista Roberta Floris e accompagnata dall’esibizione dell’artista e armonicista sardo Moses Concas.
La giuria del Premio è composta da Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal, Chiara Valerio e presieduta dal giornalista Stefano Salis.
Valeria Parrella ha vinto il premio per la Narrativa con il suo libro “La Fortuna”, che racconta la storia del diciassettenne Lucio nella Pompei antica, per “il suo lavoro coerente e costante nel tempo sulla parola come unità di misura aurea”.
Invece, il premio per la Saggistica è stato assegnato a Teresa Cremisi per il suo libro “Cronache dal disordine” e per la sua rubrica settimanale “Ma tasse de café” su Le Journal du Dimanche, che la giuria ha descritto come “un libro avventuroso” e “un libro di occasione” quando le parole avevano più di un senso.
All’interno del Premio, oltre ai libri scelti dalla giuria, sono previsti tre ulteriori riconoscimenti: il Premio Cultura del Mediterraneo, assegnato a una personalità che si è distinta per la valorizzazione delle culture del nostro mare e dei popoli che lo abitano, che quest’anno va a Mario Tozzi, il celebre divulgatore televisivo, primo ricercatore presso il CNR, presidente del Parco regionale dell’Appia Antica e membro del Consiglio scientifico del WWF, per il suo ultimo libro “Mediterraneo inaspettato. La storia del Mare nostrum raccontata dai suoi abitanti” (Mondadori).
Invece, il Premio Internazionale per il 2023 va a Emmanuel Carrère, dopo la vittoria del Nobel Orhan Pamuk dello scorso anno. Il grande scrittore francese, apprezzato anche per la sua opera di sceneggiatore e regista, autore di capolavori come “Limonov” e “L’Avversario” e pubblicato in Italia da Adelphi, è recentemente tornato in libreria con l’atteso “V13”, il libro che raccoglie il suo racconto giudiziario relativo alla strage del Bataclan del 2015.
Tra le tante voci della letteratura e saggistica contemporanee che hanno confermato la propria presenza a Porto Cervo per la cerimonia pubblica di premiazione, anche quella di un artista totale come Antonio Marras, che quest’anno si aggiudica il Premio Speciale. Lo stilista algherese, che nel corso della sua prolifica carriera si è distinto per una cifra stilistica profondamente segnata dal suo legame con la Sardegna e per le commistioni con il mondo dell’arte, musica, danza, teatro e cinema, ha ricevuto nel 2013 la Laurea Honoris Causa in Arti Visive dall’Accademia di Belle Arti di Brera.
“Anche quest’anno puntiamo, sia nei premi speciali che nelle terne di Narrativa e Saggistica, alla qualità assoluta di scrittura e personalità di spicco. Sono nomi e libri che la giuria valuta attentamente, durante un anno di letture e scambiandosi continuamente informazioni. Siamo lieti di avere con noi questi nomi a Porto Cervo perché è grazie a loro che il Premio potrà ancora crescere e consolidare la sua importanza e posizionamento nel panorama culturale nazionale” – dichiara Stefano Salis, Direttore Artistico del Premio.
A simbolo dell’attribuzione del Premio Costa Smeralda, oltre a un premio in denaro anche quest’anno ai vincitori, durante la cerimonia finale condotta dalla giornalista Roberta Floris, sarà consegnata un’opera dello scultore Giuseppe Sanna, costituita da una pietra di forma naturale per ciascuna categoria, in basalto per la Narrativa, trachite per la Saggistica, granito per il Premio Internazionale, marmo per il Premio Cultura del Mediterraneo e calcare per il Premio Speciale. Il Premio Costa Smeralda è il primo premio letterario che utilizza la pietra come emblema. Espressione del legame con il territorio, simbolo di concretezza, solidità, capacità di resistere nel tempo, le pietre tipiche del paesaggio sardo e forgiate dalla natura, sono di espressione geologica differente, perché ogni autore è diverso dall’altro, unico e irripetibile. Pietre unite da una base in cristallo che ricorda il colore della Costa Smeralda e il suo rinnovato appuntamento con la cultura contemporanea.