FRANCO MUSSIDA, IL BIMBO DEL CARILLON (SALANI, PP 400, EURO 20,00) – Franco Mussida, il chitarrista, compositore, fondatore con un gruppo di altri visionari, della Pfm, pietra miliare del rock progressivo italiano, si racconta nel libro ‘Il bimbo del carillon’ che esce l’8 novembre per Salani. È l’autobiografia sincera e aperta del musicista che ha composto molti dei più grandi successi della Premiata Forneria Marconi tra cui Impressioni di Settembre (testo di Mogol e Mauro Pagani), un brano mitico per tanti italiani. È il racconto di una vita in musica, un omaggio a questo linguaggio universale.
Nel libro Mussida risale all’origine del suo amore per la musica, quando alla fine degli anni Quaranta, alla periferia di Milano, è un bambino che gattona sul pavimento attirato da un oggetto sconosciuto: una scatola di legno, un carillon, che libera nell’aria una serie di suoni cristallini, gioiosi. Non lo sa ancora, ma ha appena incontrato quella che per tutta la vita sarà la sua compagna fedele, la musica, quella misteriosa grammatica universale che ci permette di entrare in contatto con la poesia del mondo.
Molto tempo dopo, ormai più che settantenne sale in macchina per un viaggio in solitaria verso l’Oasi di Ninfa, un luogo speciale dove scavare dentro di sé e trasformare in musica intuizioni, immagini, frammenti di memoria. È l’inizio di un percorso spirituale, sulle tracce di un ragazzo schivo che negli anni Sessanta e Settanta si trova a calcare i palcoscenici di mezzo mondo.
Mussida, che è anche pittore e scultore, ha messo la propria arte al servizio di centinaia di migliaia di persone, in comunità e istituti di pena dove dal 1987 tiene laboratori musicali. È anche il fondatore e presidente del Cpm Music Institute di Milano, un modello per la formazione musicale nel nostro Paese. Con Salani ha pubblicato il saggio Il Pianeta della Musica.