– GENOVA, 08 MAG – Il premio ‘Montale fuori casa’ 2023 per la letteratura va a Grazia Marchianò estetologa e orientalista, responsabile del Fondo Scritti Elémire Zolla ed autrice della biografia intellettuale dello scrittore.
Marchianò, si legge nella motivazione, è “uno dei pochi studiosi in Italia che conoscono la filosofia dell’Occidente e non ignorano quella dell’Oriente e che, essendo esperti della seconda, non disprezzano la prima”, come ha scritto di lei il filosofo e critico d’arte Gillo Dorfles che le ha riconosciuto anche il grande merito di avere avuto una “chiara visione di come le due civiltà possano completarsi a vicenda”.
Marchianò infatti “non è solo una rigorosa conoscitrice delle vie euroasiatiche alla conoscenza ma, come dimostra nel suo ultimo libro ‘Interiorità e Finitudine: la coscienza in cammino.
Orizzonti euroasiatici’ (Rosenberg & Sellier 2022) è anche in grado, come scrive la bizantinista Silvia Ronchey “di mettere in luce i punti di tangenza che le antiche dottrine dei veggenti vedici, dei Maestri del Tao, dei Buddhisti e dei monaci Zen, senza dimenticare gli studi dei presocratici, di Platone e certi mistici bizantini, hanno con i nuovissimi studi sulla mente e sulla coscienza svolti dal fisico-matematico britannico e Premio Nobel Sir Roger Penrose e dall’anestesiologo e neurobiologo statunitense Stuart Hameroff”.
“Un lungo viaggio, come ben argomenta Grazia Marchianò nel suo libro, ha portato l’Umanità a interrogarsi su cosa siano coscienza e realtà, interrogativi che Eugenio Montale si è più volte posto e che nel 2023 abbiamo voluto mettere al centro del tema del nostro Premio”. La premiazione mercoledì prossimo alla Biblioteca Berio di Genova. .