CARLO M. FIORENTINO, CHRISTOPHER HARDING e MAURO MAZZA i vincitori della 55ª edizione del Premio Acqui Storia 2022. A MARCO MONDINI e ANDREA ROMOLI il Premio LA STORIA IN TV. A BRUNELLO VIGEZZI e EMILIO GENTILE il Premio alla Carriera.
Le Giurie del Premio Acqui Storia, riunitesi in Acqui Terme, hanno designato i vincitori della 55ª edizione del Premio. Nato nel 1968 per onorare il ricordo della “Divisione Acqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943, questo Premio è divenuto in questi ultimi anni uno dei più importanti riconoscimenti europei nell’ambito della storiografia scientifica e divulgativa, del romanzo storico e della storia al cinema ed in televisione, ottenendo un importante rilancio scientifico, culturale e mediatico ed una grande visibilità internazionale.
16 gli autori finalisti selezionati tra libri particolarmente validi, appartenenti alla produzione storiografica nazionale ed internazionale: cinque nella sezione storico scientifica, cinque nella sezione storico divulgativa e sei nella sezione romanzo storico.
La Giuria della sezione storico-scientifica, sui 32 volumi presentati, ha proclamato la vittoria di:
Il libro di Carlo M. Fiorentino presenta in maniera approfondita le vicende diplomatiche che precedettero e accompagnarono la guerra dell’Italia contro l’Austria del 1866. La puntuale ricostruzione storica di quella che è ricordata come la terza guerra d’indipendenza italiana illustra le origini dell’alleanza del Regno d’Italia con la Prussia in funzione antiaustriaca e il ruolo della Francia di Napoleone III. Il volume, basato su un’ampia ricerca negli archivi e sui numerosi studi esistenti, considera le scelte politiche, le strategie militari e i passi diplomatici degli attori che si muovevano sulla scena con mire contrastanti e con atteggiamenti spesso ambivalenti. Al termine del conflitto del 1866, il rafforzamento della Prussia di Bismark rispetto a Francia e Austria-Ungheria e la cessione del Veneto all’Italia contribuirono a disegnare i nuovi rapporti di forza nell’Europa della seconda metà dell’Ottocento. Il libro di Fiorentino illumina i fili del complicato intreccio delle relazioni internazionali nell’Europa alla metà del XIX secolo e chiarisce in modo convincente la rilevanza di questi eventi nella storia dell’Italia contemporanea.
La Giuria della sezione storico-divulgativa, che annoverava 69 volumi in concorso, ha decretato la vittoria di:
Questo libro è un suggestivo “viaggio” all’interno della modernizzazione giapponese, vista soprattutto con gli occhi di chi ne ha subito e patito la frenetica e “demoniaca” brutalità. Lo straordinario sviluppo tecnologico che nel giro di pochi anni ha proiettato una nazione eminentemente feudale alla ribalta della modernità è stato vissuto con forte disagio da quanti vi hanno visto una perdita di indipendenza e di identità: pur condividendo la necessità di rafforzare lo Stato per far fronte alle sfide e ai pericoli provenienti dall’esterno, essi ne hanno poi disapprovato e contestato tempi e modalità, soffrendone in varia maniera le drammatiche ricadute psicologiche e le contraddizioni di fondo. È la storia, vividamente e vivacemente narrata, dall’interno, di un popolo che va tuttora cercando una via d’uscita dalla vertigine che l’ha illuso e travolto, costringendolo a rinunciare a tanto, forse troppo, della propria anima orientale.
La Giuria della Sezione Romanzo Storico, istituita nel 2009, ha designato come vincitore:
Lo scenario, storico e familiare, ha contrassegni epici: una guerra che appare inevitabilmente perduta, il dilemma sul modo di uscirne con dignità anche se vinti, un capo politico la cui fascinazione carismatica è messa in discussione dai suoi stessi seguaci, una torbida congiura di palazzo, profonde lacerazioni domestiche. Perché il Duce Benito Mussolini deve vedersela col suo Delfino, che è anche suo genero: Galeazzo Ciano, uno dei gerarchi che, il 25 luglio 1943, col voto del Gran Consiglio, lo hanno di fatto spodestato, affidando ad altri le sorti della guerra.
In questo quadro, dove si intrecciano amori e passioni, furori, sensi di colpa e contraddizioni, Mauro Mazza ha saputo cogliere con intelligenza e sensibilità mille sfumature e suggestioni. Così, di volta in volta diventiamo noi stessi testimoni e protagonisti dell’”Ultima notte”. In un crescendo di attenzione verso la complessa sostanza umana che è la vera materia del romanzo e che ci chiede, qualunque sia il nostro giudizio storico, comprensione e pietà per tutti: Galeazzo e Mussolini, Edda Ciano e Frau Beetz, attori della stessa tragedia.
La Giuria della sezione Romanzo Storico ha inoltre deciso di assegnare una menzione a Soylemez Sebahat per il volume Lettere dalla cupola blu del cielo, Reklam San. Ve Tic. Ltd Sti Edizioni.
La cerimonia di premiazione della 55ª edizione del Premio Acqui Storia è in programma sabato 15 ottobre alle ore 17.00 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme, Piazza Matteotti. Sarà condotta da Roberto Giacobbo, giornalista, docente universitario, conduttore ed autore televisivo di programmi di successo quale “Freedom – Oltre il confine”.
La mattina del 15 ottobre si aprirà alle ore 10,00 presso il Teatro Ariston con il tradizionale incontro degli Autori vincitori con il pubblico.
La cerimonia prevede, oltre alla presenza dei vincitori delle tre sezioni librarie, le personalità insignite dei premi speciali “La Storia in TV” ed il Premio alla Carriera.
Il Premio La Storia in TV vedrà calcare il palco del Teatro Ariston due figure di straordinario rilievo: Marco Mondini, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali dell’Università di Padova, dove insegna History of conflicts e Storia contemporanea, che ha collaborato con la RAI come autore e conduttore della trasmissione “Archivi. Miniere di storia” ed è stato responsabile scientifico del progetto per il nuovo Memoriale della Grande Guerra (MEVE) e curatore dell’esposizione “Tavoli di guerra e di pace – Da Caporetto a Villa Giusti e Andrea Romoli, inviato del TG2 RAI, Capitano della riserva dell’Esercito italiano, un veterano delle missioni in Afghanistan, Iraq, Bosnia, Libano e Kosovo; è stato inviato del TG2 in Ucraina, quale esperto di questioni militari, ma soprattutto giornalista di prim’ordine.
Il Premio speciale “Alla Carriera”, istituito nel 2009, verrà conferito a due insigni personalità che si sono distinte nel panorama culturale per l’impegno profuso nell’ambito della divulgazione storica: Brunello Vigezzi, professore incaricato di Storia delle Dottrine Politiche e di Storia Contemporanea dal 1964 al 1971, e Ordinario di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Milano dal 1971 al 2005, tra i fondatori del Centro per gli Studi di Politica Estera e Opinione Pubblica che ha diretto dal 1981 al 2005 e Emilio Gentile, storico, accademico e docente italiano, studioso di storia contemporanea, emerito di storia contemporanea all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Il premio “Testimone del Tempo 2022” sarà annunciato successivamente con un comunicato.
“Un grande appuntamento culturale per la nostra città che arriva alla sua 55ª edizione. Il Premio Acqui Storia si riconferma ogni anno come un appuntamento atteso da un pubblico sempre più eterogeneo, una dimostrazione di quanto il Premio abbia saputo, negli anni, consolidare i due principi fondamentali della divulgazione, la condivisione e il coinvolgimento. Il Premio ha saputo utilizzare metodologie e approcci differenti, a seconda dei temi e dei target, reinventandosi di anno in anno grazie alla presenza di personalità insigni che hanno saputo apportare il proprio contributo culturale, trasmettendo al pubblico il significato profondo della memoria storica” ha dichiarato il Sindaco di Acqui Terme dottor Danilo Rapetti.
“La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il presidente della Fondazione CRAL, Notaio Luciano Mariano – conferma anche quest’anno la partnership con il premio “Acqui Storia” entrato a far parte dei “progetti propri” dell’ente per il rilievo culturale e il significato storico che questo evento rappresenta a livello provinciale e nazionale. La numerosa partecipazione di volumi, autori e case editrici al concorso, la presenza di personaggi di alto livello quali destinatari dei “premi speciali” attesta la vitalità della manifestazione che, da oltre mezzo secolo, porta il nome di Acqui Terme nel panorama internazionale in sinergia con il premio “Acqui Ambiente” e il concorso internazionale di poesia “Città di Acqui Terme”. Un sincero augurio di buon lavoro agli organizzatori e un ringraziamento ai componenti delle giurie che hanno avuto il difficile compito di individuare i vincitori di questa edizione”.
“Il Premio Acqui Storia ha dimostrato di essere ben radicato nel panorama dei premi letterari nazionali ed internazionali” – ha rimarcato l’Assessore alla Cultura dottor Michele Gallizzi – La partecipazione di ben 162 volumi testimonia l’importanza acquisita dal Premio per Editori ed Autori, un Premio che ha mantenuto il suo livello di partecipazione anche nel periodo della pandemia. L’Amministrazione Comunale, tra i suoi obiettivi principali, intende promuovere questo importante progetto culturale che ha portato la Città di Acqui nel mondo, con l’intento di potenziare il carattere internazionale del Premio”.
Negli ultimi anni hanno calcato il Teatro Ariston di Acqui Terme per ritirare i premi Carlo Verdone, Pupi Avati, Folco Quilici, Enrico Vanzina, Pier Francesco Pingitore e Claudia Cardinale, Stefano Zecchi, Mario Cervi, Giuseppe Vacca, Bruno Vespa, Maurizio Molinari, Vittorio Feltri, Livio Berruti, Marcello Veneziani, Maria Gabriella di Savoia, Uto Ughi, Gianpaolo Pansa, Valerio Massimo Manfredi, Franco Battiato, Massimo Ranieri, Simone Cristicchi, Maurizio Belpietro, Franco Cardini, Mario Orfeo, Paolo Isotta, Pietrangelo Buttafuoco, Dario Ballantini, Gigi Marzullo, Piero Angela, Antonio Patuelli, Italo Cucci, Giuseppe Galasso, Maurizio Molinari, Liliana Segre, Alessandro Barbero e tanti altri.
Il Premio Acqui Storia ha ottenuto nel tempo l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e il patrocinio del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è sostenuto dai suoi enti promotori la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, massimo Ente finanziatore del Premio, la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, CTE Costruzioni Tecnoelettriche SPA, Istituto Nazionale Tributaristi e il Comune di Acqui Terme, cui fa capo la concreta organizzazione della manifestazione.