E’ venuto a mancare a Bologna all’età di 69 anni Valerio Evangelisti, uno degli scrittori fantasy e horror più noti, fondatore del sito Carmilla Online.
Ad annunciare la triste notizia è il partito per cui aveva militato, Potere al Popolo, e tanti amici e scrittori che ne ricordano l’importanza letteraria.
“Valerio Evangelisti se n’è andato. Avremo modo di ricordarti, di scrivere di te, di raccontare l’avvenire che ci hai fatto assaporare. Per ora ti ringraziamo, per la fiducia e il sostegno che non ci hai fatto mancare mai, e ti salutiamo con amore. Si è partigiani fino alla fine. Ciao Valerio” lo saluta così Potere al Popolo, per cui era stato candidato alle elezioni comunali di Bologna. “
Lo scrittore soffriva di alcuni problemi di salute che lo avevano colpito già da tempo, e a ricordarlo è la redazione di Carmilla Online: “Dobbiamo annunciare che il nostro direttore, Valerio Evangelisti, ci ha lasciato. Già da tempo aveva problemi di salute, ma ha sempre continuato la sua attività di redazione e di scrittura con la sua lucidità di visione delle cose che lo ha sempre contraddistinto. D’ora in poi Carmilla non sarà più quella che è stata sino ad oggi e che ha potuto essere nel panorama della letteratura di genere e di critica sociale proprio grazie a Valerio. Tutti noi gli dobbiamo molto e proprio per questo proseguiremo quello che è un grande impegno redazionale con la sua presenza nel nostro cuore. Ciao Magister!”
Evangelisti è stato senza dubbio un punto di riferimento per chiunque amava o si approcciava a quella che solitamente viene definita Letteratura di genere e che per quanto riguarda lui aveva confini molto labili, muovendosi tra passato e futuro, lavorando spesso per saghe, unendo il Medioevo e l’heavy metal e lo aveva fatto finire nella categoria del New Italian Epic creata dai Wu Ming, e che raccoglieva un nuovo modo di raccontare a cavallo tra 1993 e 2008 che rifiutano la freddezza del postmoderno, mescolano i piani e come diceva lo stesso Evangelisti: “Parla per sistemi, quadri storico-geografici, visioni di società intere, empiti cosmici. Si può ricorrere alle forme della narrativa avventurosa, purché l’esito sia raggiunto: fare riflettere, in via realistica o metaforica, sulla percezione collettiva di una quotidianità alienata”.
La sua opera più famosa è sicuramente quella dell’inquisitore Nicolas Eymerich – che ha ottenuto tantissimo successo ed è stata tradotta in tantissimi paesi – seguita poi dai cicli di Pantera (formato da “Metallo urlante” del 1998, “Black Flag” del 2002 e “Antracite” nel 2003) la trilogia di Magus che riprende la storia di Nostradamus (formata da “Il presagio” del 1999, “L’inganno” del 1999 e “L’abisso” del 1999), i ciclo di romanzi sui pirati, formato da “Tortuga”, “Veracruz” e “Cartagena” per citarne solo alcuni, a cui si aggiungono racconti, sceneggiature, fumetti e saggi critici.
In tanti lo ricordano sui social, tra cui la scrittrice Loredana Lipperini e lo scrittore Giuseppe Genna, che con dei tweet salutano così Evangelisti: